Banche italiane ed esposizione sistemica: USA, Regno Unito, Svizzera e Russia sotto la lente di Bankitalia

RedazioneRedazione
| 05/07/2025
Banche italiane ed esposizione sistemica: USA, Regno Unito, Svizzera e Russia sotto la lente di Bankitalia

Banca d’Italia individua i Paesi extra-UE a maggiore rischio sistemico per il settore bancario nazionale. Focus su Intesa Sanpaolo, UniCredit e la gestione delle esposizioni sovrane in un contesto geopolitico in evoluzione.

Banca d’Italia ha reso noto di aver identificato Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera e Russia come i quattro Paesi extra-UE verso i quali le banche italiane risultano significativamente esposte. La selezione è avvenuta sulla base di dati aggiornati alla fine del 2024 e rientra nel quadro normativo volto alla prevenzione e gestione dei rischi sistemici transfrontalieri, in linea con le linee guida dell’Autorità bancaria europea (EBA) e della Banca centrale europea (BCE).

Questa mappatura consente una valutazione approfondita dei profili di vulnerabilità legati alla concentrazione geografica del rischio bancario e mira a rafforzare la resilienza finanziaria dell’intero sistema creditizio italiano, specialmente in scenari internazionali caratterizzati da elevata incertezza macroeconomica e geopolitica.

Russia tra esposizione diretta e rivalutazione valutaria: il caso UniCredit

Tra i gruppi bancari italiani con maggiore presenza internazionale spiccano Intesa Sanpaolo e UniCredit, entrambe attive nel mercato russo, seppur con strategie diverse. Intesa Sanpaolo opera esclusivamente con clientela corporate, mentre UniCredit è presente con un’attività bancaria al dettaglio.

In un aggiornamento rivolto agli investitori e collegato all’OPA su Banco BPM, UniCredit ha comunicato un incremento del valore dei titoli di stato russi detenuti attraverso la propria controllata locale. Il valore è salito da 574 milioni di euro (dicembre 2023) a 754 milioni di euro (primo trimestre 2024). La banca ha chiarito che l’aumento è attribuibile alla rivalutazione del rublo russo e non a un incremento delle posizioni.

Questo dettaglio, successivamente precisato nella documentazione per gli investitori, rappresenta un esempio concreto di quanto le dinamiche valutarie e geopolitiche possano influenzare i bilanci bancari, con implicazioni rilevanti in termini di vigilanza prudenziale e disclosure verso il mercato.

Implicazioni normative e strategiche per il settore bancario italiano

L’individuazione formale da parte della Banca d’Italia di questi quattro Paesi come “giurisdizioni di rilevanza sistemica” comporta per le banche italiane obblighi di reporting rafforzato, maggiore trasparenza nei confronti delle autorità di vigilanza e un potenziale inasprimento delle regole in materia di accantonamenti, esposizione creditizia e concentrazione del rischio.

Dal punto di vista normativo, ciò si inserisce nel più ampio contesto di armonizzazione dei requisiti prudenziali a livello europeo, ma con una sempre maggiore attenzione alle vulnerabilità esogene derivanti da mercati esterni all’Unione.

Le implicazioni non si limitano alla compliance regolamentare: le banche italiane dovranno affrontare decisioni strategiche sulle loro strategie internazionali di investimento, presenza fisica e ristrutturazione delle attività in Paesi ad alto rischio, tenendo conto delle evoluzioni normative, sanzionatorie e geopolitiche.

Geopolitica, finanza e vigilanza: verso una nuova mappa del rischio globale

In un’epoca caratterizzata da frammentazione geopolitica, conflitti commerciali e riallineamenti strategici, la gestione del rischio sistemico da parte degli istituti finanziari richiede strumenti analitici avanzati e una forte integrazione tra supervisione, innovazione normativa e tecnologia di controllo.

Il ruolo delle autorità nazionali come Bankitalia resta cruciale nel tradurre le direttive europee in misure concrete di stabilizzazione, in grado di anticipare crisi potenziali e promuovere la solidità del settore bancario. Allo stesso tempo, la trasparenza informativa e la comunicazione al mercato diventano fattori chiave per mantenere la fiducia degli investitori, specialmente in presenza di esposizioni verso economie soggette a fluttuazioni monetarie o tensioni internazionali.

La selezione da parte di Bankitalia di Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera e Russia come Paesi extra-UE ad alto impatto sistemico rappresenta un passaggio chiave verso una vigilanza più integrata e reattiva. In uno scenario globale in rapido mutamento, l’intersezione tra regolamentazione, politica economica e governance internazionale sarà determinante per garantire la stabilità del sistema bancario europeo e il suo ruolo strategico nel contesto globale.

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