Assicurazioni sotto pressione: perdite globali da catastrofi naturali a 80 miliardi US$ nei primi sei mesi del 2025

RedazioneRedazione
| 06/08/2025
Assicurazioni sotto pressione: perdite globali da catastrofi naturali a 80 miliardi US$ nei primi sei mesi del 2025

Rapida escalation dei costi legati a incendi e tempeste in USA spinge le compagnie a revisione dei modelli di rischio, premi più alti e abbandono delle aree più esposte.

Secondo il report preliminare dello Swiss Re Institute, le perdite assicurate globali da catastrofi naturali nel primo semestre del 2025 hanno raggiunto gli 80 miliardi di dollari, quasi il doppio della media decennale. Questo dato segna il secondo semestre più costoso mai registrato, dietro a quello del 2011, con una combinazione di incendi, tempeste convettive e alluvioni che ha intensificato i rischi legati al cambiamento climatico. Il trend di lungo termine indica un aumento annuo delle perdite del 5‑7% in termini reali, secondo la tendenza consolidata negli ultimi anni .

Il fattore scatenante: incendi devastanti e tempeste estreme

La componente primaria delle perdite nel semestre è stata costituita dall’incendio di Palisades in California (gennaio 2025), evento che ha generato circa 40 miliardi di dollari di perdite assicurate, rendendolo il più costoso incendio mai assicurato nella storia. Il fuoco ha devastato oltre 23.000 acri, distruggendo oltre 6.800 strutture, causando evacuazioni di massa e 12 vittime accertate. A questi si sono sommate tempeste convettive estreme negli Stati Uniti che hanno aggravato ulteriormente il conto delle perdite.

Implicazioni per il settore assicurativo e modello di rischio

L’aumento delle perdite da eventi meteorologici estremi ha costretto le compagnie assicurative ad adottare misure più rigide: restrizioni nella sottoscrizione di polizze in zone ad alto rischio, premi in crescita per riflettere l’aumento del rischio e revisione approfondita dei modelli attuariali. Le lacune di copertura risultano in aumento, esponendo le comunità più vulnerabili a pesanti oneri finanziari e spostando il rischio verso il settore pubblico e assicuratori statali.

Proiezioni annuali: verso i 145–150 miliardi US$ di perdite assicurate

Secondo il rapporto Swiss Re, le perdite assicurate globali per il 2025 potrebbero raggiungere tra 145 e 150 miliardi di dollari, in linea con la crescita storica . Il secondo semestre è particolarmente critico, dato l’avvicinarsi della stagione degli uragani atlantici, con previsioni di 3‑5 eventi major, valore leggermente superiore alla media storica di tre. Swiss Re segnala inoltre una probabilità di 1 su 10 che le perdite superino i 300 miliardi in caso di evento estremo.

Impatto su economie nazionali e risposta geopolitica

Il Nord America è responsabile di circa l’80% delle perdite assicurate globali nel 2024, a causa dell’altissima frequenza di uragani, incendi e tempeste convettive. Le risposte politiche includono interventi governativi per sostenere fondi di emergenza – come quello della California – e misure di protezione per evitare il collasso del mercato assicurativo. Tuttavia, la reazione dei regolatori alla pressione crescente sulle risorse locali è ancora in fase evolutiva.

Gap di protezione assicurativa: il lato sommerso del disastro

Swiss Re stima che nel 2024 le perdite economiche totali da calamità abbiano superato i 318 miliardi di dollari, di cui solo il 43% era assicurato. Questo gap protezione evidenzia come vaste aree – sia nei paesi emergenti sia in alcuni settori urbani – restino vulnerabili a eventi per cui non esistono coperture adeguate. Le conseguenze sociali e economiche derivano da ricostruzione, perdite di reddito e aumento delle tariffe assicurative.

Trend tecnologici e revisione dei modelli assicurativi

Per far fronte al crescente rischio climatico, le compagnie stanno adottando nuovi strumenti tecnologici come il rischio basato su modelli basati su IA, sensori IoT, modelli di catastrofe geografica (CGF) aggiornati. Questi strumenti mirano a valutare la vulnerabilità strutturale, le esposizioni e a calibrare modelli di pricing dinamici in tempo reale, con profondi impatti su underwriting e cat coverage.

Strategia futura: resilienza finanziaria e innovazione assicurativa

Per assicurare sostenibilità nel lungo termine, il settore punta su: a) diversificazione dei portafogli di rischio con reinsure e capital markets (ILS), b) incentivi per strategie di mitigazione climate‑resiliente, c) partnership pubblico-privato per colmare gap assicurativi nelle comunità a rischio. Alcuni Stati stanno sperimentando modelli mutualistici o garanti statali per affrontare eventi sistemici non più sostenibili dai mercati privati.

Una nuova era di rischio assicurativo

Il primo semestre del 2025 segna una svolta: la sinergia tra eventi estremi e vulnerabilità assicurativa ha ridefinito la percezione del rischio globale. Il settore assicurativo è chiamato a rinnovarsi velocemente con modelli più dinamici, collaborazione istituzionale e strumenti finanziari innovativi. Solo con strategie integrate di prevenzione, copertura e resilienza sarà possibile affrontare la crescente esposizione ai rischi climatici.

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