La Commissione Europea si prepara a scrivere un nuovo capitolo nel confronto tra Big Tech e autorità di regolazione. Entro poche settimane, l’Unione Europea annuncerà due decisioni di rilievo che coinvolgono Apple e Meta, nel quadro della prima applicazione concreta del Digital Markets Act (DMA).
L’annuncio arriva direttamente da Margrethe Vestager, Commissaria alla Concorrenza, durante un evento ufficiale tenutosi oggi. L’UE si avvia così a dare un segnale forte sul fronte della regolamentazione dei mercati digitali, mettendo alla prova uno degli strumenti legislativi più ambiziosi dell’era digitale.
Apple e Meta nel mirino del Digital Markets Act
Le indagini formali avviate dalla Commissione europea nel 2024 riguardano due questioni chiave:
- Apple è accusata di imporre limitazioni agli sviluppatori sull’uso di sistemi di pagamento alternativi e sull’installazione di app al di fuori dell’App Store, potenzialmente in violazione dei principi di apertura del DMA.
- Meta è oggetto di accertamenti per la combinazione dei dati tra Facebook, Instagram e WhatsApp, con il sospetto che la società non garantisca una gestione trasparente e consapevole dei dati personali, come richiesto dalla normativa europea.
Vestager ha dichiarato che le decisioni saranno “annunciate presto”, evidenziando come il processo si stia svolgendo in modo rigoroso e strutturato. L’obiettivo, ha sottolineato, è fornire certezza giuridica e parità di condizioni nel mercato unico digitale.
Cosa rischiano Apple e Meta
In caso di violazione, il Digital Markets Act prevede sanzioni fino al 10% del fatturato globale annuo delle aziende coinvolte. Un’eventuale condanna avrebbe quindi impatti significativi non solo economici ma reputazionali, segnando un precedente importante per l’applicazione futura della normativa.
Le decisioni dell’UE potrebbero ridefinire le regole del gioco per l’intero settore tech, incidendo su:
- modelli di business delle piattaforme digitali
- politiche di trattamento dei dati personali
- interoperabilità tra servizi e app store alternativi
- accesso al mercato per sviluppatori e PMI tecnologiche
Una svolta strategica per l’Europa digitale
Le attese decisioni rappresentano un test cruciale per la credibilità del DMA, entrato in vigore nel 2023 e concepito per contenere il potere dei gatekeeper digitali e proteggere concorrenza e innovazione in Europa.
Il caso Apple potrebbe avere ripercussioni dirette sull’intero ecosistema delle app mobili, mentre la vicenda Meta apre un fronte sensibile legato a privacy, profilazione e pubblicità personalizzata.
Con oltre 450 milioni di consumatori digitali e un mercato sempre più strategico, l’UE vuole riaffermare la propria sovranità digitale e la capacità di dettare standard globali in materia di economia delle piattaforme.
Verso il verdetto finale
Secondo fonti vicine ai dossier, le decisioni potrebbero essere annunciate entro la fine di aprile 2025. Entrambe le aziende hanno affermato di collaborare con le autorità e di rispettare gli obblighi previsti dal DMA.
Per la Commissione, tuttavia, è il momento di dimostrare che le regole europee non sono solo dichiarazioni di intenti. Il Digital Markets Act è chiamato a tradurre il principio di equità digitale in azioni concrete, capaci di cambiare gli equilibri tra piattaforme dominanti, sviluppatori indipendenti e consumatori.