Apple e Meta multate dalla UE: la Casa Bianca accusa Bruxelles di “estorsione economica” e apre un nuovo fronte USA-Europa sul Digital Markets Act

RedazioneRedazione
| 24/04/2025
Apple e Meta multate dalla UE: la Casa Bianca accusa Bruxelles di “estorsione economica” e apre un nuovo fronte USA-Europa sul Digital Markets Act

Il nuovo scenario regolatorio europeo spinge il confronto tra Washington e Bruxelles su antitrust, innovazione e sovranità digitale. Gli Stati Uniti minacciano ritorsioni dopo le sanzioni record alle Big Tech.

Le tensioni tra Stati Uniti e Unione Europea sull’asse digitale e tecnologico raggiungono un nuovo picco. La Commissione Europea ha inflitto sanzioni senza precedenti a Apple (500 milioni di euro) e Meta Platforms (200 milioni di euro) nell’ambito del Digital Markets Act (DMA), la normativa landmark UE pensata per limitare lo strapotere delle Big Tech nei mercati digitali.

La risposta della Casa Bianca non si è fatta attendere: in una dichiarazione ufficiale, l’amministrazione statunitense ha definito queste multe “una nuova forma di estorsione economica che gli Stati Uniti non tollereranno”. Secondo Washington, la legislazione europea rappresenterebbe una misura discriminatoria volta a colpire specificamente le grandi aziende americane, con il rischio di soffocare l’innovazione, ostacolare il commercio internazionale e minare le fondamenta della società libera.

Il Digital Markets Act e la nuova governance dei mercati digitali

Le sanzioni derivano da una lunga indagine dell’Antitrust UE sull’effettiva conformità di Apple e Meta ai nuovi obblighi imposti dal DMA. L’obiettivo della normativa, entrata in vigore nel 2023, è aprire i mercati digitali alla concorrenza, limitando le pratiche esclusive e promuovendo l’accesso dei piccoli operatori a piattaforme dominanti.

Per la Commissione, le misure rappresentano un passo essenziale per riequilibrare il potere nei mercati digitali europei, tradizionalmente dominati dai grandi gruppi statunitensi. Apple e Meta, secondo l’esecutivo UE, avrebbero adottato comportamenti volti a ostacolare la concorrenza e a mantenere posizioni dominanti in violazione del nuovo quadro regolatorio.

Il nuovo scontro transatlantico

La reazione statunitense, che definisce la misura come un “ostacolo al libero scambio” e minaccia risposte tariffarie contro l’UE, riflette una crescente frizione tra le due sponde dell’Atlantico non solo sul terreno commerciale, ma anche su quello della sovranità digitale, della privacy e della governance dell’innovazione.

Il contesto è ulteriormente aggravato dalle dichiarazioni del presidente Donald Trump, che ha più volte ventilato la possibilità di imporre dazi verso i Paesi che penalizzano le società americane. La prospettiva di una guerra commerciale digitale si intreccia così con i grandi temi della concorrenza globale, della sicurezza dei dati e delle strategie industriali per la leadership nel digitale.

Implicazioni per il mercato globale e la regolamentazione tech

Questa vicenda segna un nuovo spartiacque nella regolamentazione globale del digitale. L’UE punta a stabilire standard internazionali per la trasparenza, la concorrenza e la responsabilità delle piattaforme. Gli Stati Uniti, invece, leggono questa evoluzione come una minaccia agli interessi industriali nazionali e alla libertà d’impresa delle proprie Big Tech.

Sul tavolo rimangono interrogativi cruciali: quale sarà l’equilibrio tra tutela dei consumatori, apertura dei mercati e incentivi all’innovazione? Come evolverà la cooperazione – o il confronto – tra le due principali aree economiche mondiali su antitrust e tecnologia? E quale ruolo potranno giocare gli altri grandi attori globali, dalla Cina all’India, in un ecosistema digitale sempre più frammentato e geopoliticamente sensibile?

La vicenda Apple-Meta-DMA è destinata a ridisegnare gli equilibri tra diritto, innovazione e geopolitica nel XXI secolo. In uno scenario di crescente complessità, la sfida sarà costruire regole condivise che sappiano bilanciare sovranità nazionale, mercato unico digitale, tutela della concorrenza e sviluppo tecnologico.

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