Amazon ridisegna la farmacia: la nuova frontiera dei chioschi digitali di One Medical

| 08/10/2025
Amazon ridisegna la farmacia: la nuova frontiera dei chioschi digitali di One Medical

Il colosso di Seattle accelera sulla sanità integrata con chioschi elettronici per la distribuzione di farmaci nelle cliniche One Medical: un’operazione che unisce logistica intelligente, strategia industriale e politica sanitaria

A partire da dicembre 2025, Amazon Pharmacy lancerà la sua prima rete di chioschi elettronici per la dispensazione di farmaci all’interno delle sedi One Medical negli Stati Uniti, iniziando da Los Angeles.
L’iniziativa — riportata da Reuters — segna una svolta strategica per la divisione sanitaria del gruppo fondato da Jeff Bezos: per la prima volta, Amazon porta la sua piattaforma farmaceutica nel mondo fisico, offrendo ai pazienti la possibilità di ritirare farmaci comuni direttamente in clinica.

Gli utenti potranno accedere a trattamenti per ipertensione, asma e infezioni lievi, con la possibilità di consultare un farmacista Amazon in video in tempo reale. Dietro la promessa di comodità si cela però una trasformazione molto più profonda: Amazon non sta semplicemente aprendo chioschi, ma sta sperimentando un nuovo modello di prossimità sanitaria, in cui la distribuzione farmaceutica, la diagnosi e la relazione con il paziente si fondono in un’unica architettura digitale e fisica.

Dal cloud alla clinica: il disegno industriale di Amazon Health

Dopo l’acquisizione da 3,9 miliardi di dollari di One Medical nel 2023, Amazon ha iniziato a costruire una rete di assistenza integrata che combina telemedicina, cliniche fisiche e farmacie digitali.
One Medical, fondata su un modello di abbonamento annuale da 199 dollari, garantisce accesso a cure primarie e urgenti, sia online che in presenza, con un approccio centrato sulla relazione a lungo termine.

I chioschi farmaceutici rappresentano il tassello mancante di questa strategia: dal click alla cura, fino al ritiro immediato.
In un’unica piattaforma, il paziente può ricevere diagnosi, prescrizione e farmaco. È il principio del “care loop chiuso”, che consente a Amazon di controllare non solo il flusso logistico, ma l’intera esperienza sanitaria.

Hannah McClellan Richards, vicepresidente di Amazon Pharmacy, lo ha riassunto così: “Quando mettiamo l’inventario vicino ai pazienti, riduciamo drasticamente i costi e moltiplichiamo la domanda”.
Un’affermazione che traduce in linguaggio economico la filosofia operativa di Amazon: la prossimità è il nuovo vantaggio competitivo.

La logistica come leva strategica nel mercato della salute

Dietro la dimensione sanitaria, questa mossa riflette una logica industriale precisa: ridurre il costo dell’ultimo miglio.
Nel 2025, Amazon ha registrato un incremento dei costi logistici legato alla crescita dei servizi a consegna rapida e alla dispersione dei magazzini regionali. Le spedizioni di farmaci — che richiedono tracciabilità, imballaggi certificati e temperature controllate — amplificano questo peso economico.

Con i chioschi, Amazon può ridurre drasticamente le spese di trasporto, spostando la distribuzione sul territorio, dentro le proprie cliniche. Ogni punto diventa un micro-hub farmaceutico, alimentato da algoritmi predittivi che analizzano la domanda locale e regolano automaticamente gli stock.

È un’estensione del modello Prime applicato alla sanità: rapidità, prevedibilità, prossimità.
Ma qui, più che consegnare un pacco, Amazon consegna una nuova infrastruttura sanitaria.

La metamorfosi del retail farmaceutico

Con i chioschi One Medical, Amazon entra in un territorio che finora era dominato da CVS, Walgreens e Walmart Health.
Questi operatori avevano già sperimentato modelli ibridi tra farmacia e clinica di quartiere, ma nessuno dispone della potenza tecnologica, della capacità logistica e della base dati di Amazon.

La differenza è che Amazon non parte dal farmaco: parte dall’esperienza utente.
Ogni elemento — dal refill automatico alle notifiche personalizzate, fino al consulto remoto — è progettato per costruire una relazione diretta con il paziente, riducendo al minimo l’intermediazione.

Questa è la vera discontinuità: Amazon non vuole solo entrare nella sanità, vuole ricodificarne la grammatica.
Dove la farmacia tradizionale vende prodotti, Amazon costruisce ecosistemi di servizi.

Regolazione, privacy e responsabilità: la sfida della governance sanitaria

Come in ogni avanzamento tecnologico nel settore sanitario, la velocità dell’innovazione solleva un problema altrettanto urgente: chi controlla la nuova sanità digitale?

Negli Stati Uniti, la distribuzione farmaceutica è regolata da un sistema multilivello di licenze, mentre la teleprescrizione rientra sotto la giurisdizione della FDA e delle normative statali. I chioschi di Amazon dovranno rispettare standard di compliance stringenti, dalla HIPAA (Health Insurance Portability and Accountability Act) alla tracciabilità delle prescrizioni elettroniche.

La questione più sensibile resta però la privacy dei dati clinici.
One Medical già raccoglie informazioni su parametri vitali, anamnesi e terapie in corso. Integrandoli con i dati di Amazon Pharmacy e l’infrastruttura cloud AWS, si crea un sistema capace di elaborare informazioni di salute su scala mai vista prima.

Questo potenziale informativo rappresenta una risorsa economica enorme, ma anche una zona grigia di responsabilità etica e giuridica. Chi garantisce che i dati sanitari non vengano utilizzati per fini commerciali? E chi risponde, in caso di errore algoritmico o di compromissione dei dati?

Il modello Amazon, se non regolato con trasparenza e auditing indipendenti, rischia di spostare la governance sanitaria da istituzioni pubbliche a piattaforme private.

Una rete sanitaria decentralizzata e predittiva

Dietro la logistica e il marketing, i chioschi sono il seme di una sanità predittiva.
Amazon dispone già degli strumenti per farlo: l’intelligenza artificiale di AWS HealthLake, capace di aggregare e analizzare dati clinici; i sensori integrabili nei dispositivi domestici (come Alexa e i wearable); e ora, una rete di cliniche fisiche con One Medical.

In prospettiva, il sistema potrà anticipare la domanda sanitaria in base ai trend di prescrizione, alle stagioni o agli eventi epidemiologici.
Un incremento locale di richieste di antibiotici, ad esempio, potrà segnalare un picco influenzale prima dei dati ufficiali dei CDC.

In questo scenario, Amazon non sarebbe solo un distributore, ma un nodo infrastrutturale della sanità pubblica — un attore capace di leggere la salute della popolazione in tempo reale.

Dal modello americano alla proiezione globale

Se il test in California avrà successo, Amazon prevede di estendere il programma dei chioschi a nuove città nel 2026 e di offrirlo in partnership a ospedali, reti assicurative e grandi aziende.
Il modello — basato su hardware, cloud e know-how logistico proprietario — può essere esportato a livello internazionale, specialmente in Paesi dove il sistema sanitario è frammentato e il canale di distribuzione dei farmaci inefficiente.

In Europa, dove le normative sono più restrittive, un’iniziativa simile richiederebbe un’alleanza pubblico-privata e un quadro giuridico chiaro sulla gestione dei dati e delle licenze. Ma la direzione è segnata: la farmacia del futuro sarà integrata, automatizzata e ibrida, al confine tra e-commerce e salute pubblica.

Visione e rischio: la cura nell’era della piattaforma

Amazon ha sempre costruito i propri imperi partendo da un punto dolente del mercato.
Nella sanità, quel punto è la frizione: tempi di attesa, burocrazia, disallineamento tra prescrizione e accesso. I chioschi One Medical sono una risposta pragmatica a tutto questo, ma anche un simbolo di come l’assistenza sanitaria si stia trasformando in infrastruttura industriale.

Il rischio, però, è duplice: da un lato, la concentrazione di potere informativo in mani private; dall’altro, la potenziale marginalizzazione dei piccoli operatori sanitari e delle farmacie indipendenti.

La partita, dunque, non è solo economica, ma culturale: chi controllerà il rapporto tra cittadini e salute nei prossimi vent’anni?
Amazon sembra avere un vantaggio temporale e tecnologico, ma la vera sfida sarà conquistare qualcosa che nessun algoritmo può garantire: la fiducia.

Dal retail alla fiducia sanitaria

Con i chioschi digitali nelle cliniche One Medical, Amazon non sta semplicemente espandendo il proprio business: sta costruendo una nuova infrastruttura sanitaria ibrida, dove la cura è servizio, la logistica è prossimità e i dati diventano leva predittiva.

Il futuro della sanità non sarà definito da chi produce più farmaci o gestisce più ospedali, ma da chi saprà integrare esperienza, tecnologia e trasparenza in un modello accessibile, umano e sostenibile.
Se Amazon riuscirà in questa sintesi, non sarà solo il più grande rivenditore del mondo: sarà il nuovo architetto della prossimità sanitaria globale.

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