Alphabet sotto esame UE: nel mirino il rispetto del Digital Markets Act

RedazioneRedazione
| 25/07/2025
Alphabet sotto esame UE: nel mirino il rispetto del Digital Markets Act

Sei organizzazioni per i diritti digitali presentano un reclamo formale contro Google, accusandola di ostacolare la disinstallazione delle app preinstallate su Android in violazione del DMA.

Alphabet, holding di Google, si trova nuovamente nel mirino delle autorità europee. Questa volta, l’attenzione si concentra sul presunto mancato rispetto del Digital Markets Act (DMA), la normativa europea entrata in vigore con l’obiettivo di riequilibrare i rapporti di forza tra i colossi digitali e gli altri operatori del mercato.

Sei organizzazioni per i diritti umani e digitali — tra cui ARTICLE 19 (UK), European Digital Rights (EDRi), Free Software Foundation Europe (FSFE), Gesellschaft für Freiheitsrechte (GFF), Homo Digitalis e Vrijschrift.org — hanno presentato una denuncia ufficiale alla Commissione Europea. Al centro della contestazione: la presunta difficoltà per gli utenti Android di disinstallare applicazioni preinstallate da Google.

Le accuse: scarsa trasparenza e deterrenza implicita

Secondo i promotori della denuncia, Google avrebbe strutturato il proprio sistema operativo Android in modo tale da impedire o rendere particolarmente complicata la rimozione delle app preinstallate, come Google Maps, YouTube o Gmail. La tesi è che questa strategia ostacolerebbe la concorrenza, consolidando il controllo di Google sull’ecosistema mobile.

Il reclamo sostiene anche che, nei rari casi in cui gli utenti riescono a individuare la procedura di disattivazione, il sistema stesso li disincentiverebbe, suggerendo potenziali malfunzionamenti o perdite di funzionalità. Tale approccio, secondo le organizzazioni, sarebbe in contrasto con il principio cardine del DMA che obbliga i “gatekeeper” a garantire agli utenti il controllo effettivo delle applicazioni installate.

Il quadro normativo: obblighi per i “gatekeeper”

Il Digital Markets Act impone una serie di obblighi e divieti a sette grandi piattaforme digitali, designate come “gatekeeper” dalla Commissione UE. Tra questi obblighi figura la necessità di permettere agli utenti finali di disinstallare facilmente software e app preinstallate. La ratio normativa è quella di aumentare la libertà di scelta per l’utente, favorire l’interoperabilità e prevenire l’abuso di posizione dominante.

Secondo la denuncia, Alphabet avrebbe violato questo obbligo attraverso un design che limita la disinstallazione di software di sistema, consolidando così la propria posizione di vantaggio competitivo. Tale comportamento, se accertato, potrebbe esporre Google a nuove sanzioni amministrative, in aggiunta a quelle già inflitte in passato dall’antitrust europeo.

La reazione di Alphabet e lo stato dell’indagine

In risposta alle accuse, un portavoce di Google ha dichiarato che è “facile disinstallare le app sui dispositivi Android” e che il reclamo non rifletterebbe preoccupazioni reali da parte degli utenti. Alphabet ha anche sottolineato che autorità regolatorie di altri Paesi, come la Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito, avrebbero già rigettato reclami simili.

La Commissione Europea ha confermato di aver ricevuto il documento e ha avviato un processo di valutazione secondo le sue procedure standard. Resta da vedere se tale denuncia condurrà a un’indagine formale o a eventuali provvedimenti correttivi.

Implicazioni economiche e strategiche

L’esito di questa procedura potrebbe avere impatti significativi su più fronti. Dal punto di vista industriale, Alphabet rischia ulteriori restrizioni nella gestione del proprio ecosistema mobile, con riflessi sul modello di business basato sull’integrazione verticale.

Dal lato politico e regolatorio, il caso rappresenta un banco di prova per la capacità dell’Unione Europea di far rispettare il Digital Markets Act, normativa considerata pionieristica a livello globale nel tentativo di limitare lo strapotere delle big tech.

Inoltre, l’iniziativa potrebbe aprire la strada ad azioni simili da parte di altri gruppi, rafforzando la pressione pubblica e istituzionale per una maggiore trasparenza e accountability delle piattaforme digitali.

Video del Giorno

Tesla Diner | Aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7

"Bisogna finire le cose quando si ha ancora la forza di iniziare qualcosa di nuovo"

Robert Seethaler

Articoli recenti

Tecnologie in video

Drone View

Barberio & Partners s.r.l.

Via Donatello 67/D - 00196 Roma
P.IVA 16376771008

Policy
Privacy Policy
Cookie Policy
Termini e Condizioni
iscriviti alla nostra newsletter
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e la Informativa sulla Privacy di Google, nonché i Termini di Servizio sono applicabili.