Air France-KLM supera le attese nel primo trimestre 2025: ricavi in crescita e carburante in calo compensano l’incertezza sui dazi USA

RedazioneRedazione
| 01/05/2025
Air France-KLM supera le attese nel primo trimestre 2025: ricavi in crescita e carburante in calo compensano l’incertezza sui dazi USA

Il gruppo franco-olandese migliora la performance operativa e conferma l’outlook per l’anno. Restano sorvegliati speciali i possibili effetti delle politiche commerciali statunitensi. Focus su transatlantico, flessibilità di capacità e diversificazione delle rotte.

Air France-KLM ha registrato risultati superiori alle attese nel primo trimestre 2025, beneficiando di un aumento della domanda passeggeri, ricavi in crescita e una significativa contrazione dei costi del carburante. Il gruppo ha contenuto la perdita operativa a 328 milioni di euro, inferiore rispetto alla stima di mercato pari a 370 milioni (fonte: LSEG), con un miglioramento di 161 milioni rispetto allo stesso periodo del 2024.

Le azioni del gruppo sono salite del 4,3% in borsa, segnale che investitori e analisti hanno apprezzato la solidità della guidance, confermata nonostante l’incertezza globale legata alle politiche tariffarie promosse dagli Stati Uniti.

Dazi USA e incertezza macroeconomica: attenzione ai flussi transatlantici

L’amministrazione Trump ha riacceso tensioni commerciali con l’introduzione di nuove misure tariffarie su prodotti e settori chiave, alimentando preoccupazioni tra gli operatori europei sui potenziali effetti sul traffico aereo, in particolare sulle rotte transatlantiche. Tuttavia, Air France-KLM si è detta pronta ad agire con strumenti di flessibilità tariffaria e riallocazione della capacità, soprattutto nel quarto trimestre, se i segnali di rallentamento dovessero intensificarsi.

Il CEO Ben Smith ha sottolineato che “il contesto incerto potrebbe portare ulteriori ostacoli, ma il gruppo è ben posizionato grazie a una rete diversificata e flessibile”. Il piano prevede il monitoraggio costante della domanda tra Europa e Stati Uniti e, se necessario, la riduzione selettiva delle tariffe economy per mantenere la competitività su rotte chiave.

Domanda sostenuta, focus su premium economy e mercati extra-UE

Nel primo trimestre, il gruppo ha beneficiato della forte domanda inbound verso Parigi e l’Europa, anche grazie a fattori stagionali favorevoli. Particolarmente positive le performance del segmento premium economy, con tassi di prenotazione in crescita soprattutto verso Canada e America Latina, mercati meno esposti alle fluttuazioni legate alle tensioni USA-Europa.

A livello di capacità, il gruppo ha riportato un aumento del 4-5% rispetto al 2024, mantenendo un load factor stabile all’86%, segnale di un buon bilanciamento tra offerta e domanda, anche in un trimestre storicamente debole per il trasporto aereo.

Voci di costo sotto controllo, con eccezione di Amsterdam

Il gruppo ha inoltre evidenziato una gestione attenta dei costi, in particolare grazie alla discesa del prezzo del jet fuel, elemento strutturalmente rilevante per la marginalità. Il CFO Steven Zaat ha tuttavia messo in guardia su un possibile picco degli aumenti di costo nel secondo trimestre, legato ai maggiori oneri previsti presso l’aeroporto di Amsterdam-Schiphol, stimati in un range a una cifra alta in termini percentuali.

Tuttavia, la società prevede di mantenere stabile la struttura dei costi nel medio termine, grazie a efficienze operative, riduzione delle complessità e ottimizzazione dei processi post-pandemici, soprattutto nella divisione KLM, storicamente più esposta a volatilità gestionale.

Outlook 2025 confermato: Air France-KLM scommette su resilienza e scalabilità

La conferma della guidance per l’intero anno 2025 rappresenta un segnale importante per il settore, in un momento in cui molte compagnie aeree (tra cui Lufthansa e diversi vettori nordamericani) hanno sospeso o rivisto i propri target a causa dell’instabilità macroeconomica e tariffaria.

Il modello Air France-KLM, basato su una combinazione di segmentazione tariffaria, diversificazione geografica e gestione attiva della capacità, si sta dimostrando capace di assorbire shock esterni senza compromettere la traiettoria di crescita. Il gruppo ha dichiarato che eventuali aggiustamenti operativi saranno valutati nel quarto trimestre, lasciando spazio per agire senza impatti strutturali sull’intero anno.

Mantenere la rotta

In un contesto globale caratterizzato da incertezza commerciale, fluttuazioni energetiche e tensioni politiche, Air France-KLM mostra una strategia di resilienza fondata su prudenza finanziaria, flessibilità operativa e diversificazione delle rotte. Con una domanda ancora forte, una gestione efficiente dei costi e l’opzione di interventi mirati, il gruppo franco-olandese si conferma uno dei player più dinamici del settore europeo. La vera sfida sarà mantenere la rotta anche in caso di peggioramento delle tensioni tariffarie, senza compromettere i progressi compiuti nella redditività e nel posizionamento globale.

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