AI ed energia: gli Stati Uniti verso decreti esecutivi per alimentare l’espansione dell’intelligenza artificiale

| 28/06/2025
AI ed energia: gli Stati Uniti verso decreti esecutivi per alimentare l’espansione dell’intelligenza artificiale

L’amministrazione Trump prepara un pacchetto di azioni esecutive per accelerare la crescita dell’intelligenza artificiale attraverso riforme infrastrutturali e deregolamentazione energetica. Il piano punta a rafforzare la competitività tecnologica contro la Cina, ma solleva interrogativi su sostenibilità, governance e sicurezza.

L’amministrazione Trump si appresta a varare una serie di decreti esecutivi per sostenere l’espansione dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti, in particolare attraverso il potenziamento delle infrastrutture energetiche e la facilitazione della costruzione di data center su terreni federali. Secondo fonti interne alla Casa Bianca, le misure saranno presentate nelle prossime settimane insieme a un “AI Action Plan”, il cui rilascio è previsto per il 23 luglio, data che potrebbe essere simbolicamente rinominata AI Action Day.

Si tratta di un intervento strategico che, nel pieno di una corsa globale all’AI, mira a garantire agli Stati Uniti un vantaggio competitivo nei confronti della Cina, con impatti diretti sulla sovranità tecnologica, sulla sicurezza nazionale e sulla politica industriale del XXI secolo.

Un salto nei consumi energetici: l’AI come catalizzatore di domanda

Secondo stime di Grid Strategies, la domanda di energia negli Stati Uniti tra il 2024 e il 2029 crescerà a un ritmo cinque volte superiore a quanto previsto solo due anni prima. A trainare l’impennata è soprattutto il comparto dell’intelligenza artificiale, che richiede potenze computazionali estreme, alimentate da data center ad alta densità.

Un rapporto di Deloitte prevede che la domanda energetica dei soli data center AI possa crescere di oltre trenta volte entro il 2035, mettendo sotto pressione sia le utilities regionali sia le reti elettriche nazionali, già oggi congestionate.

Il piano dell’amministrazione prevede misure come:

  • agevolazioni per il collegamento alla rete di nuovi progetti energetici
  • uso di terreni federali gestiti da Dipartimento della Difesa e dell’Interno per ospitare data center
  • snellimento delle autorizzazioni ambientali, con un unico permesso nazionale per l’acqua in sostituzione degli iter statali
  • priorità a progetti già sviluppati per l’inserimento nella rete elettrica.

Geopolitica dell’energia e intelligenza artificiale: la sfida a Pechino

L’iniziativa si colloca nel quadro di una competizione geopolitica sempre più esplicita tra Washington e Pechino. L’AI è oggi considerata non solo un settore economico strategico, ma anche una componente essenziale della superiorità militare e dell’intelligence.

A gennaio, Trump ha ospitato alla Casa Bianca i CEO di OpenAI, Oracle e SoftBank per lanciare il Progetto Stargate, una rete nazionale di data center alimentata da un investimento multimiliardario. L’obiettivo dichiarato è la creazione di oltre 100.000 posti di lavoro, ma anche la costruzione di una infrastruttura critica made in USA per il dominio nell’AI.

Parallelamente, Trump ha proclamato una “emergenza nazionale per l’energia”, rimuovendo vincoli normativi per il fracking, il nucleare e l’estrazione di minerali critici, ritenuti essenziali per alimentare la nuova economia algoritmica.

AI Action Plan: tra deregolamentazione e politica industriale

Il fulcro del piano sarà l’AI Action Plan, in preparazione da parte dell’esecutivo con il contributo del National Security Council. Il documento dovrebbe delineare le priorità strategiche per rendere gli Stati Uniti la “capitale mondiale dell’intelligenza artificiale”, riducendo al contempo le barriere normative e accelerando l’espansione del settore privato.

Le autorità intendono, inoltre, utilizzare il piano come leva per mobilitare opinione pubblica, investitori e alleati politici, a partire da un grande evento previsto per il 15 luglio in Pennsylvania, dove Trump parlerà accanto al senatore Dave McCormick, sostenitore di una strategia energetica orientata all’AI.

Implicazioni normative e criticità emergenti

Le misure annunciate – sebbene in linea con una visione di leadership tecnologica americana – sollevano interrogativi su:

  • l’impatto ambientale delle nuove centrali elettriche
  • la sostenibilità territoriale della costruzione di mega data center
  • la mancanza di un quadro etico e regolatorio sull’AI, in contrasto con modelli più strutturati come il Digital Services Act e l’AI Act europeo.

L’uso di decreti esecutivi per bypassare il Congresso potrebbe inoltre creare tensioni istituzionali, soprattutto in stati che già oggi affrontano crisi idriche, blackout e opposizione locale a progetti infrastrutturali invasivi.

Tra potenza energetica e governance algoritmica

La strategia della Casa Bianca riflette una precisa visione: per vincere la gara globale all’intelligenza artificiale, serve potenza computazionale e, per garantire quella potenza, serve energia abbondante e controllata. Tuttavia, senza un coordinamento normativo solido e trasparente, il rischio è di costruire una infrastruttura fragile, divisiva e insostenibile.

L’intelligenza artificiale sarà la spina dorsale dell’economia digitale, ma non potrà crescere senza una base energetica stabile e senza un sistema di regole che garantisca equità, sicurezza e legittimità democratica.

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