Il “Global Energy Perspective 2025” di McKinsey & Company presenta una visione aggiornata sul futuro dell’energia fino al 2050, evidenziando come la transizione verso un sistema a basse emissioni stia procedendo più lentamente rispetto alle aspettative necessarie per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C.
Punti principali
Persistenza dei combustibili fossili
I combustibili fossili manterranno una quota significativa del mix energetico anche oltre il 2050, oscillando tra il 41% e il 55% del consumo globale, in calo rispetto all’attuale 64% ma superiore alle proiezioni precedenti. Il gas naturale registrerà la crescita maggiore, sostituendo combustibili a emissioni più elevate, con una domanda trainata per il 75% dall’Asia entro il 2040. La domanda di petrolio toccherà il picco intorno al 2030 tra 103 e 109 milioni di barili al giorno, mentre il carbone persisterà a livelli più alti rispetto alle precedenti stime.
Accelerazione dell’elettrificazione
L’elettrificazione crescerà in tutte le regioni, con la Cina destinata a guidare il processo a livello mondiale. I centri dati emergeranno come motore chiave della domanda elettrica, con una crescita media del 17% annuo tra il 2022 e il 2030, rappresentando oltre il 14% della domanda energetica statunitense entro il 2030. Nei mercati emergenti, la crescita tradizionale sarà trainata da edifici e industria, mentre in Europa il settore dei trasporti diventerà il principale contributore.
Dominanza delle rinnovabili variabili
Le fonti rinnovabili variabili, principalmente solare ed eolico, domineranno la nuova offerta di energia insieme alla generazione a gas, con una capacità destinata a triplicarsi entro il 2030 e oltre nove volte entro il 2050 rispetto ai livelli del 2023. Le energie rinnovabili potrebbero fornire dal 61% al 67% dell’elettricità globale entro il 2050.
Crescita delle fonti pulite e solide
Le fonti di energia pulita e stabile come nucleare, geotermico e idroelettrico cresceranno del 3% annuo, complementando le rinnovabili intermittenti. La capacità di stoccaggio delle batterie è prevista crescere di circa 15 volte entro il 2050.
Divario negli investimenti
Gli investimenti nelle tecnologie a basse emissioni difficilmente raggiungeranno gli obiettivi fissati per il 2030 in regioni cruciali come UE, Stati Uniti e Cina, nonostante progressi significativi in settori specifici come nucleare e veicoli elettrici. La decarbonizzazione completa dell’ultimo 5% del settore energetico richiederà costi compresi tra $90 e $170 per tonnellata di CO₂, contro i $20 per riduzioni tra il 45% e il 70%.
Dinamiche regionali divergenti
Le traiettorie di transizione varieranno significativamente tra paesi in base a condizioni economiche locali, risorse disponibili e priorità industriali. La Cina guiderà l’elettrificazione, seguita da Nord America e India, con quest’ultima destinata a superare la crescita del consumo energetico pro capite della Cina nei prossimi 25 anni.
Metodologia
L’analisi si basa su tre scenari plausibili costruiti su assunzioni credibili ed estrapolazione delle tendenze attuali:
- Slow Evolution: assume il rallentamento maggiore nei costi delle tecnologie pulite e la minore ambizione politica, con un riscaldamento previsto di 2,7°C entro il 2100.
- Continued Momentum: rappresenta una via di mezzo tra il ritmo più lento e quello più veloce del cambiamento, fungendo da base per la maggior parte delle analisi, con un riscaldamento di 2,3°C.
- Sustainable Transformation: assume i tassi di apprendimento più elevati, la maggiore diminuzione dei costi, prezzi della CO₂ più alti e incentivi politici più forti, con un riscaldamento di 1,9°C.
Gli scenari considerano tre ampie aree che influenzano la transizione: politica, tecnologia e vincoli strutturali come catene di approvvigionamento e investimenti nella rete. L’analisi include valutazioni di sensibilità su potenziali shock, tra cui una recessione globale nel 2027 che potrebbe ridurre il PIL globale del 6% e il consumo energetico finale del 4% nel 2035.
Obiettivi
Lo studio mira a fornire una visione pragmatica e radicata nelle realtà economiche e geopolitiche del sistema energetico futuro, analizzando come incertezza macroeconomica, dinamiche geopolitiche e nuove priorità politiche stiano rimodellando il panorama. L’obiettivo centrale è mappare i percorsi complessi verso gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, riconoscendo che accessibilità economica e sicurezza energetica sono diventate priorità critiche con peso spesso maggiore rispetto alla decarbonizzazione in alcuni mercati.
Conclusioni
La corsa globale verso la decarbonizzazione rallenta: le proiezioni sulle temperature sono superiori alle attese e lo zero netto entro il 2050 si allontana. La scelta energetica ruota attorno a costi e affidabilità, mentre le soluzioni devono adattarsi ai contesti locali e favorire tecnologie che garantiscono sicurezza, bassi prezzi e minori emissioni.
Ostacoli nella filiera complicano l’adozione delle innovazioni, la geopolitica rimescola le priorità e l’indipendenza energetica sale in cima all’agenda. Di fronte all’incertezza, resilienza e velocità d’azione diventano requisiti fondamentali per cogliere le opportunità di una transizione ancora possibile.
Dettagli del Report
- Autore: McKinsey & Company
- Anno di Pubblicazione: 2025
- Numero di Pagine: 40
- Scarica PDF