Sui bit della competitività. Competenze e infrastrutture digitali per un’Italia che guarda al futuro

Il documento analizza in profondità lo stato della digitalizzazione italiana nel 2025, esaminando il comportamento dei cittadini e delle imprese, lo sviluppo delle competenze digitali, le infrastrutture tecnologiche e i progressi verso gli obiettivi europei del Decennio Digitale 2030. Il focus è duplice: da un lato la competitività economica, dall’altro la trasformazione tecnologica sostenuta da politiche, formazione e infrastrutture.

Struttura e contenuti principali

1. I comportamenti digitali di cittadini e imprese

  • Gli italiani trascorrono oltre 5 ore al giorno online, con un uso crescente di social network e servizi digitali.
  • L’89,9% della popolazione ha utilizzato Internet nel 2024, ma l’interazione attiva resta bassa.
  • Le imprese italiane digitalizzano lentamente: solo il 27,2% mostra un’elevata intensità digitale contro il 34,3% UE.
  • Cresce l’uso del cloud (61,5%), ma l’adozione dell’IA (8,2%) è inferiore alla media europea.
  • La Pubblica Amministrazione mostra progressi (PagoPA, SPID), ma la digitalizzazione complessiva resta al 69,4% (UE: 74,5%).
  • Ampia sezione dedicata al quadro regolatorio europeo (DMA, DSA, Data Act, AI Act, DORA, NIS2, Cyber Resilience Act, Gigabit Infrastructure Act).

2. Formazione e competenze digitali

  • L’Italia riconosce il valore strategico delle discipline STEM, ma permane un forte divario di genere (solo il 5,6% delle nuove immatricolate in Ingegneria industriale e dell’informazione).
  • Solo il 45,8% degli italiani ha competenze digitali di base, contro il 55,6% UE.
  • Le differenze sono marcate tra giovani e over 55 e tra uomini e donne.
  • L’indagine I-Com 2025 mostra che la maggior parte apprende in modo autonomo o informale; solo il 16% segue corsi strutturati.
  • Richieste forti di interventi pubblici: corsi gratuiti, tutorial online e inserimento dell’educazione digitale nelle scuole primarie.

3. Intelligenza Artificiale: evoluzione del mercato e nuove competenze

  • Mercato globale dell’IA in espansione: oltre 240 miliardi di dollari nel 2025, con previsioni di crescita esponenziale.
  • In Italia: 935 milioni di euro nel 2024, +38,7% in un anno; investimenti privati in crescita.
  • L’adozione aziendale resta limitata (8,2%), ma cresce rapidamente.
  • La PA investe in IA per l’automazione e i servizi predittivi (+45,5% di spesa nel 2024).
  • L’indagine I-Com censisce 1.143 corsi universitari legati all’IA, concentrati in Lazio, Lombardia ed Emilia-Romagna.
  • L’UE si muove con l’AI Act e piani strategici (AI Innovation Package, AI Continent Action Plan, Apply AI Strategy).
  • L’Italia adotta la Legge n. 132/2025 sull’IA, che stabilisce principi per l’uso etico e competitivo dell’intelligenza artificiale e impone requisiti di sicurezza e localizzazione dei dati.

4. Data Center: infrastrutture strategiche

  • L’Italia è terza in Europa per ricavi assoluti da data center, ma decima per ricavi pro capite.
  • 204 data center attivi nel 2025, concentrati al Nord (Milano, Torino, Roma).
  • Cresce il sentiment positivo dei cittadini (25,9% favorevoli, 5,7% contrari), ma permane scarsa informazione.
  • Discussione in corso su una Strategia nazionale per attrarre investimenti esteri in data center.

5. Infrastrutture di telecomunicazione

  • L’UE punta a 1 Gbps per tutti e copertura 5G completa entro il 2030.
  • L’Italia è tra i leader europei nel 5G (99,5% di copertura), ma in ritardo sulla fibra fissa (70,7% di famiglie coperte).
  • Progetti PNRR:
    • Piano BUL: 75% delle unità immobiliari collaudate.
    • Italia a 1 Giga: 67,1% dei civici connessi.
    • Italia 5G: buono stato di avanzamento ma iter autorizzativi lenti.
    • Scuola Connessa e Sanità Connessa: oltre il 70% dei target raggiunti.

6. I-Com Ultrabroadband Index (IBI) 2025

  • L’indice misura lo sviluppo digitale europeo.
  • Paesi Bassi, Danimarca e Svezia guidano la classifica.
  • Italia 14ª (in calo di tre posizioni): buone infrastrutture mobili, ma debole domanda e competenze.
  • Carenze strutturali in e-government, e-commerce e competenze digitali di cittadini e imprese.

7. Traguardo 2030: verso il Decennio Digitale

  • Analisi prospettica dei target UE:
    • 5G e fibra: obiettivi raggiungibili entro il 2028.
    • Servizi pubblici digitali: entro il 2030.
    • Cloud e IA nelle imprese: oltre il 2035, in assenza di nuove misure.
    • Digitalizzazione PMI: proiezione al 2150+, segno di grave ritardo.
  • Necessità di accelerare riforme, formazione e politiche di incentivo all’adozione tecnologica.

8. L’economia spaziale

  • L’Italia è protagonista nella new space economy, con forti investimenti in dati satellitari e telecomunicazioni orbitali.
  • Cresce l’attenzione alla formazione universitaria in ambito spaziale, elemento strategico per la competitività futura.

Conclusioni

Il Rapporto ORES 2025 dipinge un’Italia in evoluzione ma non ancora competitiva rispetto ai leader europei.
Punti di forza:

  • Buone infrastrutture mobili e 5G.
  • Crescente attenzione alla formazione in IA.
  • Rafforzamento normativo e strategico a livello UE e nazionale.

Punti critici:

  • Competenze digitali basse, divari generazionali e territoriali.
  • Adozione insufficiente di IA e cloud nelle PMI.
  • Gap Nord-Sud nelle infrastrutture.
  • Necessità di integrazione tra politiche industriali, educative e digitali.

Dettagli del Report

  • Autore: I-Com
  • Anno di Pubblicazione: 2025
  • Numero di Pagine: 192
  • Scarica PDF
Barberio & Partners s.r.l.

Via Donatello 67/D - 00196 Roma
P.IVA 16376771008

Policy
Privacy Policy
Cookie Policy
Termini e Condizioni
iscriviti alla nostra newsletter
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e la Informativa sulla Privacy di Google, nonché i Termini di Servizio sono applicabili.