Il Rapporto ASviS 2025 offre una valutazione approfondita dei progressi e delle criticità legate all’attuazione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, con particolare attenzione al contesto globale, europeo e italiano. Il documento mette in luce un quadro preoccupante di ritardi strutturali, tensioni geopolitiche e scelte politiche incoerenti rispetto agli obiettivi di sostenibilità. La proposta centrale è il Piano per l’Accelerazione Trasformativa (PAT), un programma d’azione articolato per invertire la rotta entro il 2030.
Punti principali
1. Scenario globale e stato degli SDGs
Il mondo è lontano dagli obiettivi fissati: solo il 18% dei Target dell’Agenda 2030 è in linea con le scadenze. Persistono povertà, fame, disuguaglianze educative e carenze infrastrutturali. L’anno 2024 è stato il più caldo mai registrato, mentre il degrado ambientale e l’instabilità economica aggravano la crisi sociale globale.
2. Conflitti e crisi umanitarie
Il 2024 ha segnato un record di 59 conflitti armati, con 50 mila vittime civili e una spesa militare globale senza precedenti. Le conseguenze umanitarie sono drammatiche: 123 milioni di sfollati e una contrazione del 30% dei fondi destinati agli aiuti internazionali.
3. Impegni diplomatici e governance globale
Nonostante la frammentazione geopolitica, la maggior parte dei Paesi rinnova il proprio impegno verso l’Agenda 2030. L’“Impegno di Siviglia” e la Dichiarazione ministeriale di New York riaffermano il ruolo dell’Agenda come bussola per lo sviluppo globale, invitando i governi a integrare la sostenibilità nei bilanci e nelle politiche pubbliche.
4. L’Unione Europea tra ambizione e incoerenze
L’UE registra miglioramenti parziali: solo il 53% dei Target analizzati è raggiungibile. Le principali criticità riguardano la crescita delle spese militari, le deroghe ambientali e l’indebolimento della normativa su sostenibilità e responsabilità d’impresa. La Commissione europea è chiamata a rafforzare la propria leadership, oggi in declino.
5. Italia: progressi limitati e disuguaglianze persistenti
Solo il 29% dei Target risulta in traiettoria positiva. Peggiorano povertà, disuguaglianze e qualità dei servizi pubblici. Pur mostrando buone performance in ambiti come energia pulita e consumo responsabile, l’Italia resta sotto la media europea in 11 Obiettivi, in particolare su istruzione, innovazione e giustizia.
6. Opinione pubblica e imprese
La società italiana mostra consapevolezza crescente: l’85% dei cittadini riconosce la convenienza economica della transizione ecologica. Tuttavia, solo il 6% delle imprese presenta un’alta intensità di sostenibilità. Quelle più attive in ambito ambientale registrano performance migliori, soprattutto nelle esportazioni.
7. Le proposte ASviS: il Piano per l’Accelerazione Trasformativa (PAT)
Il PAT punta a una svolta sistemica attraverso cinque leve (governance, economia e finanza, azione collettiva, scienza e tecnologia, sviluppo delle capacità) e sei aree di intervento (benessere umano, economie sostenibili, alimentazione, decarbonizzazione, sviluppo urbano, tutela ambientale).
Le raccomandazioni includono una revisione della Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile, l’introduzione di una Legge sul Clima, la promozione dell’occupazione femminile e l’istituzione di un’Assemblea Nazionale sul Futuro.
Metodologia
Il Rapporto adotta un approccio integrato basato su analisi statistiche, comparazioni internazionali e indicatori sintetici elaborati da istituzioni globali (ONU, OCSE, FMI, Eurostat, Istat). La valutazione dei progressi avviene attraverso il monitoraggio dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) e dei rispettivi Target, considerando i trend dal 2010 al 2024. L’impianto metodologico combina dati quantitativi, policy analysis e valutazioni di coerenza istituzionale.
Obiettivi del report
Il Rapporto mira a:
- Monitorare lo stato di avanzamento dell’Agenda 2030 a scala globale, europea e nazionale.
- Identificare ritardi, incoerenze e politiche insufficienti.
- Proporre misure concrete per allineare la programmazione economica e fiscale agli SDGs.
- Promuovere un cambio di paradigma nella governance pubblica, orientato al futuro e alla giustizia intergenerazionale.
- Fornire una base di lavoro per il Piano per l’Accelerazione Trasformativa (PAT), con scadenze operative entro il 2026.
Conclusioni
Il Rapporto evidenzia un rallentamento globale nel percorso verso lo sviluppo sostenibile, aggravato da guerre, crisi climatiche e disuguaglianze. L’Unione Europea rischia di perdere la leadership conquistata nel decennio precedente, mentre l’Italia mostra progressi troppo lenti per centrare gli obiettivi al 2030.
L’ASviS invita a una svolta di governance e a una pianificazione strategica orientata al lungo periodo. Il Piano per l’Accelerazione Trasformativa si presenta come strumento operativo per un cambio di passo, con interventi mirati su clima, equità, innovazione e coesione sociale.
La sfida – politica, economica e culturale – resta quella di trasformare l’Agenda 2030 da promessa in realtà, restituendo centralità al benessere collettivo e alla responsabilità verso le generazioni future.
Dettagli del Report
- Autore: ASviS
- Anno di Pubblicazione: 2025
- Numero di Pagine: 38
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