DigithON 2025: dove l’Italia digitale incontra il futuro

RedazioneRedazione
| 16/09/2025
DigithON 2025: dove l’Italia digitale incontra il futuro

La maratona digitale di Bisceglie celebra una decade di startup, visioni e strategie. Tra i protagonisti Ferrovie dello Stato, TIM, Poste Italiane, Google, AWS e Intesa Sanpaolo, insieme a centinaia di giovani innovatori.

Per tre giorni Bisceglie si è trasformata nel cuore pulsante dell’innovazione italiana. DigithON 2025, al traguardo della sua decima edizione, non è stata solo una rassegna di startup in cerca di finanziatori: è stata un laboratorio vivo di idee, politiche e strategie che raccontano come l’Italia stia provando a costruire il proprio futuro digitale. Oltre cento progetti, decine di talk e panel, e un filo conduttore chiaro: l’innovazione come infrastruttura sociale ed economica.

DigithON: un decennio di innovazione

Quando DigithON nacque, dieci anni fa, era poco più che una scommessa: un hackathon aperto a giovani talenti, un’arena dove testare idee e connettere energie. Oggi la maratona digitale pugliese è diventata una piattaforma nazionale, capace di attirare investitori, corporate e istituzioni. Non è più soltanto un evento, ma un ecosistema temporaneo che si rinnova ogni anno, una bussola che misura la temperatura dell’innovazione italiana.

Questa decima edizione ha segnato un salto di qualità: la presenza crescente di grandi aziende accanto alle startup, l’attenzione ai temi regolatori e sociali, la capacità di portare l’innovazione fuori dal perimetro tecnologico per inserirla in quello economico e politico. DigithON non racconta solo chi ha l’idea migliore, ma anche chi può trasformarla in leva di sviluppo per il Paese.

Il ruolo delle grandi imprese: il caso FS

All’interno di questo ecosistema, il panel “Costruire il domani: l’innovazione al centro della strategia del Gruppo FS” ha rappresentato una testimonianza chiave. Moderato da Raffaele Barberio, il confronto ha visto protagoniste tre figure di vertice: Elisabetta Oliveri (Innovation Manager di FS Italiane), Angela Nocita (Responsabile Innovation Factory – FS Group) e Giulia Santopaolo (Responsabile Innovation Governance – FS Group).

Il dibattito ha messo a fuoco il ruolo di un colosso infrastrutturale in un contesto che cambia rapidamente. FS non può limitarsi a garantire trasporto e logistica: deve diventare laboratorio di innovazione applicata, capace di dialogare con startup, università e istituzioni, ma anche di trasferire quelle sperimentazioni su scala industriale.

Innovazione tra governance e sperimentazione

Dal panel sono emersi tre messaggi forti:

  1. Innovazione come leva strategica: non più attività collaterale, ma parte integrante della pianificazione aziendale, con impatti concreti sulla manutenzione predittiva, sulla digitalizzazione dei processi e sulla mobilità sostenibile.
  2. Cultura e governance: la tecnologia da sola non basta. Serve una struttura capace di integrare l’innovazione nei processi e una cultura aziendale che tolleri il fallimento come parte del percorso.
  3. Open innovation: FS riconosce che la spinta non può arrivare solo dall’interno. Per questo l’Innovation Factory lavora in stretta connessione con startup e centri di ricerca, per accelerare la sperimentazione e ridurre il tempo che separa l’idea dal mercato.

La moderazione di Barberio ha sottolineato la tensione costante tra visione e concretezza: è facile immaginare un domani digitale, molto più difficile è trasformarlo in pratica quotidiana senza sacrificare sicurezza, sostenibilità e inclusione.

DigithON come specchio del Paese

Il panel FS non è stato un episodio isolato, ma parte di una narrazione più ampia. DigithON si conferma cartina di tornasole dell’Italia che vuole innovare. Da un lato, le startup mostrano la vitalità di un ecosistema creativo e imprenditoriale che resiste nonostante carenze di capitali e burocrazia. Dall’altro, le grandi aziende – come FS – dimostrano che anche i colossi storici possono aprirsi al cambiamento, diventando piattaforme di sperimentazione.

Questa dialettica è il cuore dell’evento: DigithON non è solo celebrazione di idee, ma luogo di incontro tra energie nuove e poteri consolidati. È qui che si misura la maturità di un Paese: nella capacità di far dialogare agilità e struttura, creatività e governance, sperimentazione e scalabilità.

Criticità e opportunità

Il quadro che emerge è ambivalente. L’Italia dimostra di avere risorse e talenti, ma deve ancora superare ostacoli strutturali:

  • Scalabilità dei progetti: molte iniziative restano confinate a piloti locali
  • Investimenti e tempi di ritorno: mancano capitali pazienti disposti ad accettare rischi
  • Regolamentazione: il contesto normativo spesso rallenta l’adozione di innovazioni, soprattutto in settori critici come quello infrastrutturale
  • Cultura del cambiamento: la resistenza interna, soprattutto nelle grandi organizzazioni, resta un freno difficile da sciogliere

Tuttavia, DigithON mostra anche l’altra faccia: la voglia di provarci, di costruire alleanze, di trasformare la maratona in un esercizio collettivo di visione.

Il futuro come infrastruttura condivisa

Dieci anni di DigithON dimostrano che l’Italia sa ancora generare idee e costruire comunità intorno all’innovazione. Il panel del Gruppo FS, dentro questo contesto, ha mostrato come un colosso nazionale possa giocare un ruolo attivo nel dare forma a quelle idee, trasformandole in progetti concreti che riguardano milioni di cittadini.

Ma la sfida non è finita: il vero banco di prova sarà la capacità di portare il futuro dal palco alla realtà quotidiana. Non basta celebrare la creatività, bisogna renderla infrastruttura. Non basta parlare di domani, bisogna costruirlo pezzo per pezzo, binario dopo binario, startup dopo startup.

Il treno dell’innovazione italiana è partito dieci anni fa a Bisceglie. Ora la domanda è se sapremo farlo correre veloce, sicuro e sostenibile, trasformando DigithON non solo in una maratona annuale, ma in un cantiere permanente di futuro.

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