Introduzione
Il rapporto “Le emissioni di gas serra in Italia: obiettivi di riduzione e scenari emissivi” (Rapporti 414/2025), pubblicato da ISPRA e coordinato da Daria Mazzella con il contributo di autori come Marina Vitullo e Riccardo De Lauretis, analizza lo stato delle emissioni italiane, il quadro normativo europeo e internazionale e i percorsi possibili verso la neutralità climatica. Il documento si pone come strumento di supporto per decisioni strategiche in linea con gli impegni globali contro la crisi climatica.
Punti principali
- Contesto normativo internazionale ed europeo: dall’Accordo di Parigi al pacchetto UE “Fit for 55”, passando per il Regolamento Effort Sharing e il sistema ETS, fino agli obiettivi nazionali fissati nel PNIEC aggiornato nel 2024.
- Inventario nazionale delle emissioni: monitoraggio costante di ISPRA che evidenzia un calo complessivo del 26,4% delle emissioni tra il 1990 e il 2023, con andamenti differenziati nei settori energia, industria, agricoltura, rifiuti e LULUCF.
- Obiettivi di riduzione: per l’Italia una riduzione del 43,7% entro il 2030 rispetto al 2005 per i settori non ETS, oltre ai target sugli assorbimenti forestali. Il Paese ha però superato le soglie annuali negli ultimi anni, con possibili penalizzazioni future.
- Scenari emissivi futuri: lo scenario “con misure” (WM) e quello “con misure aggiuntive” (WAM) mostrano proiezioni fino al 2055. Anche con politiche rafforzate, resta difficile il pieno rispetto degli obiettivi Effort Sharing, soprattutto per i trasporti.
Metodologia
L’analisi si basa su dati dell’inventario nazionale delle emissioni, elaborati secondo le linee guida IPCC, e su proiezioni modellistiche (modello TIMES) che integrano variabili macroeconomiche e demografiche. Le fonti comprendono anche i quadri normativi internazionali ed europei, oltre al PNIEC nazionale.
Obiettivi
- Fornire un quadro aggiornato delle emissioni italiane e delle dinamiche settoriali;
- Valutare la conformità dell’Italia agli impegni UE e internazionali;
- Delineare scenari previsionali e verificare l’efficacia delle politiche esistenti e di quelle aggiuntive;
- Individuare i principali settori critici e le misure necessarie per raggiungere la neutralità climatica.
Conclusioni
L’Italia mostra buone performance nel settore forestale e del LULUCF, con assorbimenti superiori agli obiettivi, ma fatica a centrare i target di riduzione nei settori non ETS, in particolare nei trasporti. La transizione energetica e le rinnovabili restano i principali driver positivi, ma lo scenario attuale evidenzia un gap significativo rispetto agli obiettivi al 2030. Secondo ISPRA, serviranno azioni più incisive e coordinate per trasformare gli impegni in risultati concreti, riducendo il divario tra obiettivi e realtà e assicurando un percorso credibile verso la neutralità climatica al 2050.
Dettagli del Report
- Autore: ISPRA
- Anno di Pubblicazione: 2025
- Numero di Pagine: 95
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