L’ascesa dell’Intelligenza Artificiale Agentica: quando l’IA lavora con noi

| 06/08/2025

Fino a pochi anni fa, nessuno avrebbe potuto immaginare di lavorare fianco a fianco con un collega senza corpo né ufficio—eppure capace di pianificare, eseguire e risolvere problemi. E invece, eccoci qui. Le aziende stanno iniziando a integrare “agenti intelligenti” nei loro team—colleghi digitali in grado di agire nel mondo virtuale come se fossero umani. Questo segna una svolta epocale nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale: è iniziata l’era dell’IA agentica.

Immagina di lavorare ogni giorno con un collega virtuale che non solo risponde alle tue domande, ma prende decisioni, organizza attività, interagisce con altri sistemi e porta a termine interi progetti. Non è fantascienza. È la nuova realtà resa possibile dall’IA agentica, la frontiera più promettente dell’intelligenza artificiale.

Secondo McKinsey, tra il 2023 e il 2024 le offerte di lavoro legate all’IA agentica sono cresciute del +985%, e solo nel 2024 sono stati investiti oltre 1,1 miliardi di dollari in questa tecnologia emergente. Una cifra destinata a moltiplicarsi nei prossimi anni.

Ma che cos’è esattamente l’IA agentica, in parole semplici?

È una forma avanzata di intelligenza artificiale basata su modelli linguistici fondamentali, che non si limita a generare risposte, ma è anche in grado di agire in autonomia, affrontare compiti complessi, coordinare azioni e collaborare con altri agenti digitali. Questa nuova generazione di IA si comporta come un vero e proprio “collega virtuale”—che apprende, si adatta e opera nell’ambiente digitale in modo indipendente.

Come ha scritto il Time nel luglio 2025, l’IA agentica rappresenta un salto radicale nel modo in cui utilizziamo l’intelligenza artificiale: “Non è più l’IA che scrive per noi; è l’IA che lavora con noi.” È proprio questa capacità di agire—non solo di elaborare dati—a renderla rivoluzionaria.

E i benefici non sono affatto teorici.

Secondo Goldman Sachs, l’adozione diffusa dell’IA agentica potrebbe aumentare la produttività globale di oltre il 7% nel prossimo decennio. Per molte aziende, questo significa risparmiare anni di lavoro manuale, ridurre drasticamente i tempi di esecuzione, migliorare la qualità dei risultati e accelerare i processi decisionali.

Nel settore bancario, McKinsey ha dimostrato che l’uso di agenti IA per automatizzare la redazione di memorandum di credito ha aumentato l’efficienza del 60%. Nei settori dell’e-commerce e dell’assistenza clienti, gli agenti digitali stanno già gestendo ordini, reclami e richieste in modo autonomo, con un notevole incremento in velocità e precisione.

OpenAI ha lanciato Operator, un agente IA in grado di navigare autonomamente sul web, prenotare voli, compilare moduli e gestire interazioni complesse. Salesforce ha integrato agenti proattivi nelle sue piattaforme per automatizzare la gestione dei lead e il servizio clienti. Startup come Cursor e Anysphere stanno rivoluzionando lo sviluppo software consentendo la generazione di codice su richiesta tramite linguaggio naturale.

Secondo il World Economic Forum, la convergenza tra IA, robotica, bioingegneria e tecnologie immersive potrebbe generare fino a 15.000 miliardi di dollari di nuovo valore all’anno entro il 2035. Una parte significativa di questo impatto sarà generata dagli agenti intelligenti—non semplici strumenti, ma veri motori della produttività.

L’adozione dell’IA agentica non solo aumenta la produttività, ma migliora anche la qualità del lavoro umano. Automatizzando le attività ripetitive o cognitivamente pesanti, consente alle persone di concentrarsi su ciò che conta davvero: decisioni strategiche, creatività e innovazione. In questa forma, l’IA non sostituisce l’uomo, lo potenzia.

Questo è il vero cambio di paradigma. Così come l’elettricità trasformò il lavoro industriale, oggi l’IA agentica sta trasformando il lavoro intellettuale. Stiamo entrando in un nuovo capitolo della storia della produttività: non solo maggiore efficienza, ma intelligenza operativa diffusa.

In questo contesto, i Paesi che si muoveranno per primi—investendo in infrastrutture digitali, accessibilità all’IA on-device ed educazione della forza lavoro—otterranno un vantaggio competitivo duraturo. Le traiettorie sono già divergenti: dagli Stati Uniti alla Cina, dal Medio Oriente all’India, governi e imprese stanno puntando sull’IA agentica come motore della crescita economica futura.

Chi saprà integrare questa tecnologia in modo strategico—rapidamente e con visione—non sarà solo più competitivo: sarà leader della prossima era.

L’IA agentica non è il futuro. È già qui.

La vera domanda non è se adottarla—ma se guidarla o inseguirla.

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