Cina e Intelligenza Artificiale: due nuove alleanze industriali per sfidare le restrizioni statunitensi

| 28/07/2025
Cina e Intelligenza Artificiale: due nuove alleanze industriali per sfidare le restrizioni statunitensi

Il World Artificial Intelligence Conference di Shanghai rivela la strategia tecnologica e industriale di Pechino: sovranità digitale, alleanze strategiche e superamento del dominio Nvidia.

Nel corso della World Artificial Intelligence Conference (WAIC), a Shanghai, dal 26 al 28 luglio, la Cina ha ufficializzato la nascita di due nuove alleanze strategiche nel settore dell’intelligenza artificiale. L’iniziativa rappresenta una risposta articolata e sistemica alle restrizioni imposte dagli Stati Uniti sull’export di tecnologie avanzate, in particolare i chip di Nvidia. Pechino mira ora a consolidare un ecosistema AI nazionale capace di ridurre la dipendenza dall’estero e rafforzare l’autonomia industriale del paese.

La “Model-Chip Ecosystem Innovation Alliance”: sinergia tra chip e modelli linguistici

La prima alleanza, denominata Model-Chip Ecosystem Innovation Alliance, riunisce sviluppatori cinesi di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) e produttori locali di GPU. Tra i membri figurano aziende strategiche come Huawei, Biren Technology, Enflame e Moore Threads, tutte soggette a sanzioni da parte di Washington. L’iniziativa, lanciata dalla LLM house StepFun, si pone come obiettivo la costruzione di un ecosistema tecnologico integrato, capace di collegare verticalmente la filiera che va dai semiconduttori fino alle infrastrutture cloud.

Zhao Lidong, CEO di Enflame, ha definito l’alleanza “un ecosistema innovativo che collega l’intera catena tecnologica, dai chip ai modelli, fino all’infrastruttura”. La mossa è strategica non solo sotto il profilo tecnologico, ma anche geopolitico: consente infatti a Pechino di aggirare i limiti imposti dal Dipartimento del Commercio statunitense sui chip con tecnologie statunitensi, accelerando lo sviluppo di architetture AI sovrane.

La Shanghai AI Committee: convergenza tra AI e industria

Parallelamente, è stata lanciata una seconda alleanza sotto l’egida della Shanghai General Chamber of Commerce: il Comitato AI, che punta a promuovere l’integrazione tra intelligenza artificiale e trasformazione industriale. La composizione del comitato è eterogenea: include aziende come SenseTime, colosso dell’AI visiva soggetto a restrizioni USA, ma anche player emergenti come MiniMax, Iluvatar CoreX e Metax.

L’obiettivo è sostenere la trasformazione digitale del settore manifatturiero e l’adozione di soluzioni AI in settori regolamentati, come finanza, logistica, sanità e mobilità urbana. Un elemento centrale del comitato sarà la promozione di standard industriali comuni, aspetto cruciale in un contesto normativo in evoluzione.

Huawei sfida Nvidia: il CloudMatrix 384 segna una svolta

Tra i prodotti di punta presentati alla conferenza, ha attirato grande attenzione il sistema CloudMatrix 384 di Huawei, che integra ben 384 chip Ascend 910C, un’architettura che – secondo la società di ricerca americana SemiAnalysis – è in grado di superare su alcune metriche il sistema Nvidia GB200 NVL72, oggi considerato tra i più avanzati al mondo.

Il vantaggio competitivo di Huawei non si fonda sulla singola unità di calcolo, ma sulla capacità di progettazione di sistemi clusterizzati e sul raffreddamento a liquido, elemento chiave per l’efficienza energetica nei datacenter. Una strategia che rappresenta un’evoluzione tecnologica e una risposta concreta al blocco delle GPU statunitensi.

Clustering e supercalcolo: la nuova frontiera della potenza di calcolo cinese

Huawei non è sola: almeno altre sei aziende cinesi, tra cui Metax, hanno presentato soluzioni analoghe basate su architetture clustered AI computing. Metax ha rivelato un “supernode” dotato di 128 chip C550, progettato per supportare i requisiti di calcolo e raffreddamento dei nuovi hyperscale datacenter.

Questa corsa al clustering di chip domestici segna un cambio di paradigma: la Cina punta a ottenere prestazioni competitive non tanto con la microinnovazione, ma con innovazione sistemica su architetture e interconnessione dei chip. È una mossa coerente con l’obiettivo di raggiungere la sovranità tecnologica entro il 2030, come previsto dal piano Made in China 2025.

Nuove frontiere applicative: AI immersiva, digital humans e wearable

Il WAIC ha offerto anche una panoramica delle applicazioni consumer dell’intelligenza artificiale. Tencent ha presentato Hunyuan3D World Model 1.0, un motore che consente la generazione di ambienti tridimensionali interattivi tramite prompt testuali o visivi, aprendo la strada al gaming immersivo e alla progettazione architettonica AI-driven.

Baidu ha annunciato una nuova generazione di “digital humans” capaci di replicare voce, tono e linguaggio del corpo da soli 10 minuti di video, pensati per il marketing e l’e-commerce. Sul fronte dei dispositivi indossabili, Alibaba ha svelato i suoi Quark AI Glasses, previsti per fine 2025, alimentati dal modello linguistico Qwen AI: permetteranno di interagire con mappe, effettuare pagamenti con comandi vocali e accedere ad applicazioni in realtà aumentata.

Implicazioni legali e geopolitiche: verso una nuova architettura globale dell’AI

La nascita di queste alleanze industriali ha implicazioni giuridiche e geopolitiche di ampia portata. Innanzitutto, la creazione di un ecosistema chiuso tra produttori di chip e sviluppatori di modelli AI apre scenari inediti sul fronte del diritto della concorrenza e della governance della proprietà intellettuale.

Dal punto di vista geopolitico, la Cina sembra rispondere alle sanzioni con una strategia di disaccoppiamento controllato, costruendo una supply chain alternativa ma altamente specializzata. Per gli investitori globali, la crescita dell’ecosistema AI cinese pone interrogativi su allocazione di capitale, rischio normativo e accessibilità ai mercati.

Infine, l’adozione accelerata di standard locali potrebbe portare alla frammentazione della normativa sull’AI a livello globale, rafforzando la logica dei blocchi tecnologici e limitando l’interoperabilità tra le piattaforme.

Video del Giorno

Missione Crew-11 della NASA e SpaceX… pronti al lancio

"Dire ciò che pensiamo fornisce una più ampia gamma di conversazione che il dire ciò che sappiamo"

Cullen Hightower

Articoli recenti

Tecnologie in video

Drone View

Barberio & Partners s.r.l.

Via Donatello 67/D - 00196 Roma
P.IVA 16376771008

Policy
Privacy Policy
Cookie Policy
Termini e Condizioni
iscriviti alla nostra newsletter
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e la Informativa sulla Privacy di Google, nonché i Termini di Servizio sono applicabili.