Dall’intelligenza artificiale generativa al nuovo paradigma dell’informazione: come ChatGPT sta ridefinendo mercato, governance e modelli cognitivi globali.
La piattaforma ChatGPT, sviluppata da OpenAI, ha raggiunto un nuovo traguardo nell’economia digitale globale: secondo dati forniti dall’azienda a Axios nel luglio 2025, il modello elabora oggi 2,5 miliardi di prompt al giorno, di cui circa 330 milioni provenienti solo dagli Stati Uniti. La cifra segna una crescita del 150% rispetto al miliardo di richieste giornaliere dichiarato da Sam Altman, CEO di OpenAI, appena otto mesi prima. Un incremento che non solo sottolinea la pervasività dell’intelligenza artificiale generativa, ma anche la sua crescente funzione come porta d’accesso primaria alla conoscenza.
Un modello conversazionale che ridefinisce la ricerca online
Il confronto con il motore di ricerca di Google, che gestisce un volume stimato tra i 13,6 e i 16,4 miliardi di query al giorno, evidenzia come ChatGPT stia già coprendo circa un quinto del traffico giornaliero di ricerche a livello globale. La differenza principale, tuttavia, non risiede solo nel volume: mentre Google organizza l’accesso all’informazione attraverso una struttura ipertestuale, ChatGPT propone un’interfaccia conversazionale che punta su sintesi, contestualizzazione e immediatezza. Questo cambio di paradigma riflette un’evoluzione nelle aspettative degli utenti digitali: meno ricerca attiva, più accesso personalizzato e orientato ai risultati.
Traiettorie di adozione e cambiamento comportamentale degli utenti
Lanciato pubblicamente alla fine del 2022, ChatGPT ha raggiunto un milione di utenti in cinque giorni e 100 milioni entro due mesi. Oggi si stima che la piattaforma serva circa 500 milioni di utenti attivi ogni settimana. Secondo i dati di WERSM, l’utilizzo della piattaforma va ben oltre la semplice curiosità iniziale: il 36,8% degli utenti la impiega per ricerche generaliste, il 14,6% per assistenza nella programmazione e il 14,1% per la redazione di email. La funzione dell’IA si estende sempre più in ambiti creativi e produttivi, trasformando ChatGPT in uno strumento integrato nelle routine quotidiane.
Implicazioni per il mercato digitale e la comunicazione aziendale
L’integrazione progressiva di ChatGPT in ambienti enterprise, anche grazie alla partnership strategica con Microsoft, sta trasformando il panorama delle applicazioni digitali. Con l’adozione dell’IA nei sistemi gestionali, CRM, customer service e creazione contenuti, le aziende sono chiamate a ripensare le proprie strategie comunicative: si passa dalla SEO tradizionale a un modello di contenuto ottimizzato per la citazione da parte di agenti conversazionali. Per il marketing digitale, ciò implica l’adozione di logiche di “prompt-centric design”, ovvero contenuti chiari, rilevanti e strutturati per essere interpretati correttamente dall’intelligenza artificiale.
Equilibri geopolitici e riflessioni su sovranità digitale
Il ruolo crescente di ChatGPT come intermediario dell’informazione pone anche questioni giuridiche e geopolitiche. L’accentramento dell’accesso alla conoscenza in una piattaforma privata statunitense, per quanto innovativa, solleva interrogativi su neutralità, governance e autonomia digitale. L’Unione Europea e altre potenze digitali stanno valutando approcci normativi volti a garantire pluralismo e trasparenza algoritmica. Allo stesso tempo, i governi analizzano i potenziali impatti sull’educazione, sul lavoro cognitivo e sulle forme emergenti di disinformazione algoritmica.
Prospettive: scalabilità, sostenibilità e posizionamento futuro
Secondo le proiezioni più recenti, ChatGPT potrebbe raggiungere 1 miliardo di utenti entro la fine del 2025. Tuttavia, il mantenimento di questa traiettoria dipenderà dalla capacità di scalare l’infrastruttura senza compromettere affidabilità, sicurezza e integrità del dato. Il futuro della piattaforma sarà determinato anche dalla sua adattabilità in contesti regolamentati, dalla gestione della concorrenza con attori come Google, Anthropic, Mistral AI o Amazon, e dall’evoluzione delle dinamiche tra pubblico e privato nell’economia della conoscenza.
ChatGPT non è solo un fenomeno tecnologico: è un laboratorio di trasformazione culturale, economica e normativa, in cui si ridefiniscono le modalità di accesso, elaborazione e trasmissione del sapere nel XXI secolo.