Nell’ambito del programma DRIVE35, il governo britannico investe nel recupero di litio, nichel e cobalto da batterie a fine ciclo: obiettivo, rafforzare la sovranità mineraria e accelerare la transizione verso la mobilità elettrica.
Un progetto di riciclo di batterie per veicoli elettrici, sostenuto da Jaguar Land Rover e guidato dalla startup cleantech Mint Innovation, ha ottenuto 8,1 milioni di sterline di finanziamento nel Regno Unito, di cui 4,05 milioni erogati dall’Advanced Propulsion Centre UK. L’iniziativa, situata nelle Midlands occidentali, si concentra sul recupero di litio, nichel e cobalto da batterie agli ioni di litio a fine ciclo. Il progetto si svilupperà nell’arco di tre anni, come parte del più ampio programma DRIVE35, annunciato dal Department for Business and Trade britannico.
DRIVE35: il piano industriale da 2,5 miliardi di sterline per la mobilità elettrica
Con un impegno complessivo di 2 miliardi di sterline fino al 2030 e ulteriori 500 milioni destinati a ricerca e sviluppo fino al 2035, il programma DRIVE35 rappresenta l’infrastruttura industriale strategica per sostenere la produzione di veicoli elettrici e la creazione di nuove filiere in ambito cleantech. L’obiettivo è supportare la transizione energetica e ridurre la dipendenza da materie prime importate, in particolare in un contesto di competizione globale su tecnologie e risorse critiche.
Un ecosistema industriale sinergico tra aziende e università
Il progetto è frutto della collaborazione tra Mint Innovation, Jaguar Land Rover (controllata da Tata Motors), LiBatt Recycling e il Warwick Manufacturing Group dell’Università di Warwick. Come sottolineato da Beth Johnston, Assistant Professor presso l’ateneo inglese: “I nostri processi avanzati mirano non solo a fornire materiali di alta qualità, ma anche a ridurre la dipendenza da risorse vergini.”
Il modello è basato su economia circolare, con un forte focus sull’efficienza dei processi, la riduzione dei rifiuti industriali e l’ottimizzazione della filiera tecnologica.
Sfide di mercato e sostenibilità dell’industria automotive
L’annuncio del finanziamento arriva in un momento cruciale per l’industria automotive britannica. La domanda globale di veicoli elettrici è al di sotto delle aspettative, in parte a causa dei costi iniziali elevati per i consumatori. Ad aprile, il governo di Londra ha ammorbidito alcune delle scadenze per la transizione verso l’elettrico, mentre a giugno Jaguar Land Rover ha rivisto al ribasso le stime di margine per il 2026 e ha rinviato l’apertura di uno stabilimento EV in India da 1 miliardo di dollari.
Il progetto nelle Midlands si inserisce in questo contesto come elemento chiave per riequilibrare la filiera e rilanciare la competitività industriale attraverso la sostenibilità e la resilienza delle risorse.
Geopolitica, innovazione e autonomia mineraria: il Regno Unito accelera
La questione delle materie prime critiche è ormai una priorità geopolitica per tutte le economie avanzate. Il progetto britannico punta a sviluppare capacità endogene di riciclo e raffinazione, in risposta alla crescente vulnerabilità dei mercati globali di litio e metalli strategici, dominati da Cina e altri paesi asiatici. In questo contesto, iniziative come quella promossa da Mint Innovation rappresentano un passo avanti concreto verso l’autonomia tecnologica, la sicurezza delle forniture e il rafforzamento della sovranità industriale europea.