La startup guidata da Sam Altman mira a diversificare i ricavi introducendo un checkout interno per prodotti venduti tramite chatbot. Accordi in corso con Shopify e altri brand.
Un nuovo modello di monetizzazione: il commercio conversazionale
OpenAI si appresta a entrare nel mondo dell’e-commerce con un’iniziativa che potrebbe ridefinire l’esperienza di acquisto online. Secondo quanto riportato dal Financial Times, l’azienda sta sviluppando un sistema di pagamento integrato all’interno di ChatGPT, progettato per permettere agli utenti di completare acquisti direttamente nell’interfaccia del chatbot. Questa mossa punta a valorizzare l’elevata frequenza d’uso della piattaforma e a creare una nuova fonte di ricavi, affiancando il tradizionale modello in abbonamento.
Commissioni sui pagamenti: un nuovo flusso di entrate
Il nuovo modello prevede che i venditori che utilizzeranno il sistema per evadere ordini riconoscano a OpenAI una commissione su ogni vendita. Si tratta di una strategia che riflette una tendenza crescente nel settore tech: l’integrazione dei canali di comunicazione e pagamento consente infatti alle piattaforme di rafforzare la propria posizione nella catena del valore. Sebbene ancora in fase sperimentale, il sistema è stato già sottoposto ad analisi da parte di brand selezionati con l’obiettivo di definire le condizioni economiche.
Partnership strategiche: il ruolo di Shopify e altri attori
Tra i principali partner industriali coinvolti figura Shopify, uno dei maggiori player globali nel commercio elettronico. La collaborazione era stata resa pubblica all’inizio del 2025, in parallelo al lancio di nuove funzionalità per la visualizzazione di prodotti e recensioni all’interno di ChatGPT. Con l’integrazione del checkout, questa alleanza potrebbe evolvere in una piattaforma unificata che rende l’intera esperienza di acquisto – dalla scoperta al pagamento – completamente fluida e conversazionale.
Dal link al carrello: evoluzione dell’esperienza utente
Fino ad oggi, ChatGPT ha proposto prodotti attraverso link esterni ai siti dei venditori. Con il checkout integrato, l’obiettivo è ridurre i passaggi tra il suggerimento e l’acquisto, rendendo il processo più diretto e meno dispersivo. In questo scenario, il chatbot evolve da semplice assistente a vero e proprio canale di vendita, pronto a competere con le logiche dei motori di ricerca e dei marketplace digitali consolidati.
Espansione e sostenibilità finanziaria
Secondo le dichiarazioni rilasciate dalla stessa azienda, OpenAI ha registrato a giugno 2025 un tasso di ricavi annualizzati pari a 10 miliardi di dollari, quasi raddoppiando i risultati di fine 2024. Tuttavia, il 2024 ha segnato anche perdite per circa 5 miliardi. In questo contesto, la creazione di un sistema di e-commerce interno rappresenta una mossa chiave per accrescere i margini e garantire un percorso di crescita più sostenibile nel tempo.
Implicazioni regolatorie e industriali
L’iniziativa apre anche a importanti riflessioni normative. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale per formulare suggerimenti di acquisto, combinato con un sistema di pagamento integrato, pone nuove sfide in termini di trasparenza, tutela dei consumatori e responsabilità algoritmica. Le autorità di regolamentazione potrebbero dover intervenire per definire nuovi standard di compliance per le piattaforme che, come ChatGPT, si pongono come nodi centrali nel percorso di acquisto.
Il futuro del commercio passa per l’interfaccia conversazionale
Con questo progetto, OpenAI rafforza la propria posizione come attore trasversale nell’ecosistema digitale. La possibilità di concludere transazioni direttamente all’interno del chatbot segna un’evoluzione che potrebbe ridefinire il concetto stesso di e-commerce. In un contesto globale in rapida evoluzione, ChatGPT si candida non solo come strumento di produttività e assistenza, ma come infrastruttura commerciale capace di collegare utenti e aziende in un flusso di interazioni integrato, immediato e intelligente.