Un nuovo sistema sviluppato da ricercatori cinesi consente a veicoli militari e aerei di trasmettere dati senza emettere segnali, riducendo il rischio di intercettazione e rafforzando la superiorità tattica in scenari bellici ad alta intensità elettronica.
Pechino annuncia un progresso tecnologico che potrebbe ridefinire la sicurezza delle comunicazioni militari: un sistema di trasmissione radio ad “emissione zero” in grado di inviare grandi volumi di dati senza generare segnali attivi. Il risultato? Carri armati, navi da guerra e velivoli potranno coordinarsi sul campo di battaglia restando completamente invisibili ai radar nemici.
Il dispositivo – sviluppato da un team di ricercatori cinesi – è progettato per funzionare in completo “silenzio radio”, superando così il trade-off storico tra efficacia comunicativa e rischio di localizzazione. In un contesto di guerra elettronica avanzata, dove il dominio dello spettro elettromagnetico è cruciale, tale innovazione potrebbe fornire un vantaggio strategico decisivo.
Una tecnologia dal potenziale dirompente
Dalla Prima Guerra Mondiale a oggi, le comunicazioni radio sono sempre state un nodo cruciale per la logistica e il coordinamento militare. Tuttavia, l’uso di onde elettromagnetiche comporta inevitabilmente un’esposizione alla rilevazione da parte dell’avversario. Il nuovo sistema sviluppato in Cina promette di superare questo limite grazie a un meccanismo ispirato alla trasmissione passiva, che sfrutta riflessioni ambientali o segnali preesistenti (come quelli delle reti civili) per “trasportare” il messaggio in modo indiretto e non rilevabile.
Secondo fonti vicine al progetto, la tecnologia è in grado di trasferire dati ad alta velocità con una latenza minima, mantenendo costantemente occultata la posizione dell’unità trasmittente.
Implicazioni strategiche e geopolitiche
In un contesto di crescente tensione globale, l’applicazione di questa tecnologia potrebbe alterare significativamente gli equilibri nel dominio C4ISR (Command, Control, Communications, Computers, Intelligence, Surveillance and Reconnaissance). Le forze armate in possesso di sistemi comunicativi totalmente stealth avrebbero la capacità di operare con maggiore coordinamento e sicurezza anche in ambienti saturi di minacce elettroniche.
Il concetto stesso di “superiorità informativa” verrebbe ridefinito, in un contesto dove la trasparenza dello spettro è un punto vulnerabile sempre più critico nei teatri operativi ad alta tecnologia. La radio “telepatica” si inserisce pienamente nella dottrina militare cinese di guerra informatica avanzata e nel più ampio sforzo nazionale di supremazia nelle tecnologie dual use.
Prospettive e implicazioni industriali
Dal punto di vista industriale e tecnologico, la realizzazione e implementazione di una rete di comunicazioni invisibili potrebbe dare origine a una nuova generazione di hardware e software militari a bassissima emissione, con potenziali spin-off anche in settori civili ad alta criticità come la sicurezza delle infrastrutture critiche, l’aerospazio e la cybersecurity.
Inoltre, tale innovazione alimenta la corsa globale verso il predominio nei settori della guerra elettronica e dell’intelligenza artificiale militare, rafforzando la posizione della Cina non solo come potenza manifatturiera ma anche come hub di innovazione a carattere strategico.