Meta investe 3 miliardi in EssilorLuxottica: verso una nuova geopolitica dell’intelligenza artificiale indossabile

RedazioneRedazione
| 09/07/2025
Meta investe 3 miliardi in EssilorLuxottica: verso una nuova geopolitica dell’intelligenza artificiale indossabile

Il colosso tecnologico statunitense acquisisce quasi il 3% del capitale del gruppo franco-italiano, puntando a rafforzare la propria presenza nei dispositivi AI-powered. Un’operazione dal forte impatto su tecnologia, finanza, diritto dell’innovazione e politica industriale europea.

Meta Platforms, società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp, ha recentemente acquisito una quota vicina al 3% del capitale di EssilorLuxottica, leader globale nella produzione di occhiali, con un investimento stimato intorno ai 3 miliardi di euro. Lo ha riferito una fonte a Reuters, confermata poi da Bloomberg. L’operazione non è stata ancora commentata ufficialmente dalle parti, ma rappresenta un passaggio chiave nell’evoluzione dell’ecosistema dell’intelligenza artificiale indossabile.

Questa partecipazione azionaria — che potrebbe crescere fino al 5% secondo fonti finanziarie — è molto più di un’operazione di portafoglio: si inserisce in una strategia industriale di lungo periodo, in cui Meta mira a consolidare la propria infrastruttura AI non solo nei data center, ma anche nei dispositivi consumer.

Smart Glasses, AI e manifattura avanzata: il triangolo strategico

Dopo il lancio dei Ray-Ban Meta nel 2023 e l’annuncio più recente degli occhiali “Oakley Meta HSTN” — dotati di fotocamera ad alta risoluzione, altoparlanti open-ear, resistenza all’acqua e integrazione nativa con Meta AI — la mossa su EssilorLuxottica conferma l’intenzione della Big Tech californiana di verticalizzare il controllo sulla catena del valore dei dispositivi intelligenti.

Il CEO di EssilorLuxottica, Francesco Milleri, aveva già annunciato nel febbraio scorso un piano di ampliamento della capacità produttiva nel settore degli smart glasses. L’ingresso di Meta nel capitale della società potrebbe accelerare ulteriormente questa transizione, con importanti ricadute sull’industria manifatturiera europea, sull’occupazione e sulla catena di approvvigionamento internazionale.

Implicazioni finanziarie e giuridiche: tra investimento strategico e controllo tecnologico

Dal punto di vista finanziario, l’operazione si colloca in una fase in cui Meta sta diversificando le proprie linee di investimento per consolidare nuovi mercati oltre il social advertising. L’accesso a un player chiave dell’industria eyewear, con sedi e stabilimenti distribuiti in Europa, America e Asia, consente a Meta di superare alcune barriere logistiche e normative legate alla distribuzione hardware.

A livello giuridico, la partecipazione in un’impresa europea ad alta intensità tecnologica potrebbe sollevare questioni legate alla governance societaria, al trasferimento tecnologico, alla tutela della proprietà intellettuale e alla conformità con la normativa europea sui dati personali e sull’AI Act, ormai in fase di implementazione.

Geopolitica industriale: l’Europa tra autonomia strategica e attrazione di capitali esteri

La scelta di Meta di investire in una società europea anziché procedere autonomamente o puntare a fornitori asiatici ha anche una chiara rilevanza geopolitica. In un contesto in cui gli Stati Uniti e l’Unione Europea si interrogano sul futuro delle catene del valore tecnologiche, l’accordo potrebbe essere letto come un segnale di apertura verso una cooperazione transatlantica più strutturata nella filiera dell’AI hardware.

Tuttavia, non mancano i rischi: la crescente dipendenza di alcune tecnologie strategiche da attori extracomunitari potrebbe riaccendere il dibattito sulla sovranità tecnologica dell’UE e sull’opportunità di rafforzare i meccanismi di controllo sugli investimenti diretti esteri (FDI screening), in particolare in settori considerati critici come AI, dispositivi medici e sensoristica avanzata.

Un segnale denso di futuro

L’ingresso di Meta nel capitale di EssilorLuxottica è molto più di un’operazione industriale. È un segnale forte sull’evoluzione del mercato AI, sull’importanza crescente dei dispositivi wearable nella vita quotidiana e sulla necessità di creare alleanze strategiche che superino le tradizionali barriere tra digitale e manifattura.

In gioco non c’è solo il mercato degli occhiali intelligenti, ma la capacità di modellare una nuova era di innovazione tecnologica con un impatto diretto su società, diritto e geopolitica.

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