Turismo globale: la spesa per i viaggi triplicherà entro il 2040 trainata dai mercati emergenti

RedazioneRedazione
| 02/07/2025
Turismo globale: la spesa per i viaggi triplicherà entro il 2040 trainata dai mercati emergenti

Un report di Boston Consulting Group prevede un’espansione senza precedenti del settore travel, spinto dalla crescita della classe media in Cina, India e Arabia Saudita. Il comparto supererà farmaceutica e moda in valore economico globale.

Il turismo come motore della nuova economia globale

La crescita economica del settore turistico globale sta assumendo una dimensione senza precedenti. Secondo un recente report pubblicato da Boston Consulting Group (BCG), la spesa annuale dei consumatori per il turismo potrebbe passare dai 5.000 miliardi di dollari del 2024 a oltre 15.000 miliardi entro il 2040. Questo salto proietterà l’industria del turismo davanti a comparti consolidati come la farmaceutica e la moda, delineando un nuovo asse strategico per l’economia globale.

Il dato emerge da un’analisi condotta su circa 5.000 viaggiatori e su dati economici provenienti da 68 Paesi. L’osservazione di lungo periodo – dal 2014 al 2024 – ha permesso di tracciare pattern di evoluzione nella domanda di viaggi e nei comportamenti di spesa dei consumatori.

L’asse del turismo si sposta verso Est

A guidare questa accelerazione saranno principalmente i mercati emergenti, con Cina, India e Arabia Saudita in prima linea. Come sottolinea Lara Koslow, senior partner di BCG e co-autrice del report, il fenomeno ricorda l’ascesa della middle class americana nel Dopoguerra, che diede impulso al turismo domestico e alla cultura dei resort. Ora lo stesso fenomeno si ripete in Asia e Medio Oriente.

In particolare, la Cina è destinata a diventare il Paese con la più alta spesa in viaggi di piacere, con un tasso di crescita superiore al 10% annuo. Anche l’Arabia Saudita, attraverso progetti ambiziosi di trasformazione turistica come Vision 2030, sta costruendo infrastrutture per attrarre viaggiatori globali di alto profilo.

Business travel e leisure si fondono

Uno degli insight più sorprendenti del report riguarda la fusione tra business e leisure travel nei mercati emergenti: il 70% dei viaggiatori di questi Paesi aggiunge una componente di svago ai propri spostamenti professionali. Questo trend, meno comune nei Paesi occidentali, genera una domanda ibrida che ridisegna l’offerta turistica e le politiche commerciali del settore.

Internazionale vs domestico: doppio binario di crescita

Mentre i viaggi domestici continuano a rappresentare la quota principale della domanda turistica, la crescita più significativa sarà nel segmento del turismo internazionale, che secondo BCG passerà da 424 miliardi di dollari nel 2024 a oltre 1.400 miliardi nel 2040. L’ecosistema delle infrastrutture aeroportuali, dei servizi digitali e delle catene alberghiere sarà chiamato a rispondere a un volume di traffico crescente e sempre più diversificato.

Carpe diem: la cultura dell’esperienza vince sull’incertezza

Nonostante le tensioni geopolitiche e le incertezze macroeconomiche – come le guerre commerciali o i conflitti in Medio Oriente – il settore del turismo mostra una resilienza strutturale. Le persone continuano a viaggiare, spesso prenotando all’ultimo minuto, con un approccio emotivo e “carpe diem” che privilegia l’esperienza sul risparmio.

“C’è un desiderio diffuso di non rimandare più nulla. Se c’è un’occasione per viaggiare, i consumatori la colgono”, spiega Koslow. Un’osservazione che conferma i trend rilevati anche dal World Travel & Tourism Council (WTTC), secondo cui il settore rappresenterà nel 2025 oltre il 10% del PIL mondiale.

Implicazioni strategiche per investitori e policy maker

L’espansione del turismo richiede investimenti strategici in logistica, sostenibilità ambientale, gestione dati, sicurezza e tecnologia. L’integrazione di soluzioni digitali avanzate – come intelligenza artificiale per il dynamic pricing, realtà aumentata per le esperienze immersive, blockchain per i pagamenti e la verifica dell’identità – sarà cruciale per garantire efficienza operativa e customer satisfaction.

I policy maker dovranno affrontare nuove sfide in materia di visti, sicurezza sanitaria, mobilità sostenibile e regolamentazione delle piattaforme digitali. In questo contesto, l’intersezione tra tecnologia, diritto dell’innovazione e geopolitica turistica diventa un terreno di confronto chiave per la governance globale.

Il turismo non è più soltanto un’attività ricreativa: è una leva strategica di sviluppo economico, geopolitico e culturale. I dati di BCG confermano che nei prossimi 15 anni assisteremo a una trasformazione epocale del settore, con implicazioni profonde per investitori, aziende, istituzioni e territori. Comprendere oggi le dinamiche di questo mutamento significa governare il cambiamento di domani.

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