Nel pieno delle tensioni tra Stati Uniti ed Europa, Parigi consolida la cooperazione con Hanoi con una serie di intese su aviazione, difesa, energia e tecnologie spaziali. Uno snodo critico per gli equilibri economici e geopolitici del Sud-est asiatico.
La visita ufficiale del Presidente francese Emmanuel Macron in Vietnam si traduce in una serie di accordi bilaterali ad ampio spettro, che rafforzano l’asse strategico tra Parigi e Hanoi. In un contesto geopolitico teso – segnato dalla minaccia di nuove tariffe statunitensi verso l’Unione Europea e le pressioni esercitate su Hanoi da parte di Washington – la Francia si muove per consolidare il proprio posizionamento nell’Indo-Pacifico attraverso strumenti di diplomazia economica e tecnologica.
Tra i punti salienti della visita, spicca l’intesa tra Airbus e la compagnia aerea vietnamita VietJet per la fornitura di 20 aeromobili A330neo. Questo accordo, che segue una commessa analoga siglata lo scorso anno, sottolinea la centralità del costruttore europeo nella modernizzazione della flotta aerea vietnamita. Airbus, che attualmente fornisce circa l’86% degli aeromobili operativi nel Paese, rafforza così la propria leadership in una regione chiave per la crescita dell’aviazione commerciale.
Cooperazione strategica su difesa e spazio
Oltre al comparto aeronautico, la delegazione francese ha firmato 14 accordi che spaziano dalla cooperazione militare alla sicurezza cibernetica, fino allo sviluppo congiunto di tecnologie satellitari e nucleari. L’intesa tra Airbus Defence and Space e il governo vietnamita segna un passaggio rilevante: si avvia l’esplorazione di un nuovo programma satellitare per sostituire l’attuale infrastruttura di osservazione terrestre lanciata nel 2013.
Secondo quanto dichiarato dal presidente vietnamita Luong Cuong, la cooperazione in materia di difesa si articolerà in condivisione di informazioni strategiche, industria della difesa, lotta al terrorismo e cybersecurity – ambiti che consolidano il dialogo politico-militare tra i due Paesi e segnano un allineamento strutturale con le priorità europee in tema di sicurezza regionale.
Il contesto geopolitico e il ruolo della diplomazia economica
La visita di Macron si inserisce in una fase di riallineamento degli equilibri economici globali. Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato l’introduzione di dazi del 50% sui beni europei a partire da giugno, con possibile proroga al 9 luglio. In parallelo, Washington esercita pressioni su Hanoi affinché incrementi gli acquisti di beni statunitensi – in particolare aerei Boeing – nel tentativo di riequilibrare il sostanziale surplus commerciale del Vietnam verso gli USA.
Questa dinamica crea tensioni indirette con l’Europa, che teme un potenziale spostamento delle preferenze vietnamite a discapito delle imprese europee. Un funzionario della UE ha dichiarato: “Il Vietnam non dovrebbe prendere decisioni che penalizzino gli interessi europei”.
Da qui il significato strategico della visita di Macron: rilanciare la presenza europea in Asia sud-orientale, non solo come partner commerciale, ma anche come attore geostrategico capace di offrire alternative credibili alle polarizzazioni USA-Cina. Un’azione coerente con l’approccio delineato nella Strategia dell’UE per l’Indo-Pacifico, che promuove una maggiore presenza europea nelle supply chain regionali, nella sicurezza marittima e nella diplomazia tecnologica.
Prospettive economiche e riflessi sull’industria europea
L’accordo tra Airbus e VietJet non è solo una transazione commerciale, ma un segnale della resilienza industriale europea in un mercato competitivo e ad alta intensità geopolitica. In gioco non vi è soltanto la vendita di aerei, ma l’accesso a lungo termine a una regione che nei prossimi due decenni rappresenterà uno dei maggiori bacini di domanda per l’aviazione civile.
Analogamente, la cooperazione nel campo dei vaccini con Sanofi, le intese ferroviarie e nucleari dimostrano la volontà francese di estendere la proiezione industriale e scientifica in settori critici, promuovendo un modello di partenariato multilivello fondato su trasferimento tecnologico, sostenibilità e sicurezza.
Europa: strategia proattiva
La missione diplomatica di Macron in Vietnam evidenzia la crescente competizione tra grandi potenze per l’influenza economica nel Sud-est asiatico. In un momento in cui la politica commerciale statunitense assume connotati sempre più protezionistici, l’Europa è chiamata a rispondere con una strategia proattiva, capace di valorizzare le proprie eccellenze industriali, rafforzare le alleanze strategiche e difendere la propria autonomia economica.
Il futuro dell’equilibrio globale passa anche da Hanoi.