Cina: nuove riforme per sostenere la quotazione estera delle tech company. Il CSRC promette un ambiente normativo più trasparente e orientato alla crescita

RedazioneRedazione
| 22/05/2025
Cina: nuove riforme per sostenere la quotazione estera delle tech company. Il CSRC promette un ambiente normativo più trasparente e orientato alla crescita

Il China Securities Regulatory Commission annuncia misure per facilitare le IPO di imprese tecnologiche, comprese quelle non ancora profittevoli, sia nei mercati esteri sia nei listini nazionali come STAR e ChiNext. Una strategia chiave nella corsa alla sovranità tecnologica, in un contesto di crescente competizione geopolitica con gli Stati Uniti.

Nel quadro delle sue iniziative per rafforzare l’autonomia tecnologica e l’accesso ai capitali, la Cina ha annunciato nuove misure a sostegno delle imprese innovative desiderose di quotarsi nei mercati internazionali. A dichiararlo è Yan Bojin, Chief Risk Officer della China Securities Regulatory Commission (CSRC), durante un briefing ufficiale a Pechino.

L’obiettivo dichiarato è la costruzione di un ambiente regolatorio più efficiente, trasparente e prevedibile, che permetta alle tech company cinesi – incluse quelle in fase pre-profitto – di attrarre investimenti strategici e competere nei mercati globali con maggiore agilità.

Priorità strategica: migliorare la qualità delle IPO e garantire l’uso produttivo dei capitali raccolti

La nuova agenda del CSRC si articola in due direttrici operative:

  1. Rafforzare la tracciabilità e la sicurezza nell’allocazione dei capitali raccolti, vincolandone l’impiego alle attività core delle aziende, per evitare dispersioni e rischi speculativi
  2. Favorire l’accesso alla quotazione anche per le imprese tecnologiche non ancora redditizie, seguendo il modello già adottato da Nasdaq o altri listini pro-innovazione.

Questa apertura rappresenta un cambiamento significativo nella politica finanziaria cinese, da sempre focalizzata sulla sostenibilità e la redditività a breve termine delle imprese quotate.

Sviluppo dei mercati domestici: STAR e ChiNext al centro della riforma

Parallelamente al sostegno per le IPO estere, la CSRC ha annunciato una profonda riforma dei mercati tecnologici domestici:

  • STAR Market di Shanghai e ChiNext di Shenzhen, piattaforme dedicate alle imprese high-tech e innovative, saranno oggetto di nuove misure per attrarre startup ad alto potenziale e semplificare i processi di quotazione
  • Il regolatore punta anche a favorire il rimpatrio delle “red-chip” tech company, cioè le società con base operativa in Cina, ma quotate a Hong Kong, incentivandone la doppia quotazione o il ritorno sui mercati interni.

Contesto geopolitico e implicazioni sistemiche

Queste misure si inseriscono in un quadro geopolitico sempre più competitivo. La Cina accelera sul piano della self-reliance tecnologica in risposta alle crescenti restrizioni commerciali e tecnologiche imposte dagli Stati Uniti. L’accesso ai capitali esteri – e in particolare a quelli istituzionali – rappresenta un canale critico per sostenere la scala e la sostenibilità dell’innovazione cinese.

Nel frattempo, Washington continua a introdurre limiti all’export di chip avanzati, semiconduttori e strumenti per l’AI, con l’obiettivo dichiarato di rallentare lo sviluppo dell’industria high-tech cinese. In tale scenario, la flessibilità regolatoria cinese mira anche a contenere la dipendenza dalle borse statunitensi, offrendo alternative competitive sia sul fronte interno che in hub come Hong Kong o Singapore.

Governance, finanza e diritto dell’innovazione: una trasformazione strutturale

Dal punto di vista giuridico e finanziario, le nuove direttrici del CSRC rappresentano:

  • Una ridefinizione del rapporto tra Stato e capitale privato, basata su un equilibrio tra sicurezza sistemica e incentivo all’innovazione
  • L’introduzione di meccanismi di accountability per l’utilizzo dei fondi raccolti tramite IPO
  • Una strategia di lungo termine per rendere l’ambiente normativo più integrato con gli standard internazionali, pur mantenendo una sovranità regolatoria marcata.

La Cina come laboratorio della finanza tech regolata

L’annuncio del CSRC segna un passo ulteriore nella trasformazione della Cina in un hub globale della finanza tech, dove innovazione, capitale e governance si combinano per sostenere la nuova ondata di crescita digitale. L’attenzione alla qualità delle IPO, alla solidità degli strumenti finanziari e all’apertura verso imprese pre-redditività testimonia una maturazione del mercato dei capitali cinese.

In un mondo in cui la competizione tecnologica è anche una questione di architettura finanziaria, Pechino punta a costruire regole proprie, capaci di attrarre investitori senza rinunciare al controllo strategico.

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