OpenAI e FDA: trattative in corso sull’adozione dell’intelligenza artificiale nella regolazione sanitaria statunitense

RedazioneRedazione
| 08/05/2025
OpenAI e FDA: trattative in corso sull’adozione dell’intelligenza artificiale nella regolazione sanitaria statunitense

Incontri riservati tra l’agenzia federale americana e un team selezionato di OpenAI aprono nuovi scenari sull’impiego di modelli linguistici avanzati nell’ambito della governance sanitaria e dell’efficienza amministrativa.

Negli Stati Uniti si delinea una possibile svolta nell’intersezione tra intelligenza artificiale e regolazione pubblica. Secondo quanto riportato da Wired, una serie di incontri riservati si è tenuta nelle ultime settimane tra una delegazione selezionata di OpenAI e la Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia federale preposta alla regolazione di farmaci, dispositivi medici e prodotti alimentari. Gli incontri avrebbero coinvolto anche rappresentanti collegati al cosiddetto Department of Government Efficiency, un’iniziativa sostenuta da Elon Musk, volta a promuovere una riforma tecnologica radicale dell’apparato statale.

Verso un nuovo modello di regolazione data-driven

Le trattative avrebbero l’obiettivo di esplorare l’integrazione di sistemi di intelligenza artificiale – in particolare modelli linguistici generativi – nei processi regolatori e di autorizzazione della FDA. L’iniziativa rientrerebbe in una più ampia strategia del governo USA per aumentare l’efficienza, la scalabilità e la trasparenza delle decisioni amministrative attraverso tecnologie emergenti.

La collaborazione potrebbe includere l’adozione di AI per l’elaborazione automatizzata delle richieste di autorizzazione (come le New Drug Applications), l’analisi predittiva dei dati clinici e l’assistenza nel monitoraggio post-market di farmaci e dispositivi.

Innovazione regolatoria e rischio sistemico

Dal punto di vista giuridico e istituzionale, l’ingresso dell’AI nei processi di regolazione sanitaria solleva questioni complesse: dai limiti etici dell’automazione decisionale all’affidabilità statistica dei modelli, fino al rischio di algorithmic bias in ambiti ad alta criticità come la salute pubblica.

La FDA, tra le agenzie più tecnicamente sofisticate al mondo, potrebbe rappresentare un benchmark per lo sviluppo di nuovi paradigmi di regulatory tech. Tuttavia, l’utilizzo di sistemi sviluppati da aziende private solleva anche interrogativi sulla trasparenza dei modelli, sulla proprietà dei dati e sul rispetto delle normative federali in materia di procurement e sicurezza informatica.

Implicazioni economiche e geopolitiche

Dal punto di vista industriale, l’eventuale adozione di AI nei workflow della FDA segnerebbe una discontinuità significativa per il settore biofarmaceutico, modificando le dinamiche di time-to-market, costi di compliance e criteri di valutazione del rischio.

A livello geopolitico, gli Stati Uniti invierebbero un segnale forte di leadership tecnologica, posizionandosi come pionieri nell’adozione istituzionale dell’intelligenza artificiale generativa. Una simile iniziativa potrebbe stimolare risposte simmetriche da parte di attori come l’Unione Europea, il Regno Unito e Singapore, che già stanno esplorando regolamenti e sandbox normativi in ambito AI for health.

Il ruolo del “Department of Government Efficiency”

Particolarmente rilevante è la presenza nella trattativa di rappresentanti legati al Department of Government Efficiency, un’entità non ufficiale, associata all’ecosistema imprenditoriale di Elon Musk, che promuove l’automazione dei processi governativi come leva per ridurre costi, ridondanze e inefficienze. La sua inclusione nel dialogo tra OpenAI e FDA suggerisce una convergenza tra visioni techno-libertarian e politiche pubbliche orientate all’ottimizzazione algoritmica.

L’apertura della FDA

L’apertura della FDA a un confronto operativo con OpenAI rappresenta un potenziale spartiacque nell’evoluzione delle pubbliche amministrazioni in era digitale. Se implementato con criteri di robustezza, trasparenza e accountability, l’impiego di AI nei processi regolatori potrebbe inaugurare una nuova fase di government-as-a-platform, accelerando la trasformazione dell’interazione tra cittadini, imprese e istituzioni.

Tuttavia, l’adozione di tali tecnologie in ambiti critici come la salute richiederà una governance multilivello, in grado di bilanciare innovazione e tutela dei diritti fondamentali.

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