L’amministrazione Trump prepara il ritiro delle restrizioni Biden sull’export di chip AI: verso una nuova dottrina tecnologica USA

RedazioneRedazione
| 08/05/2025
L’amministrazione Trump prepara il ritiro delle restrizioni Biden sull’export di chip AI: verso una nuova dottrina tecnologica USA

La revoca del Framework for Artificial Intelligence Diffusion segna un cambio di rotta strategico su commercio, innovazione e competizione tecnologica globale. Washington rivaluta il suo approccio al controllo sull’intelligenza artificiale avanzata.

Con un netto cambio di paradigma rispetto alla precedente amministrazione, il nuovo corso della presidenza Trump si appresta a revocare il regolamento introdotto dal Dipartimento del Commercio sotto l’egida di Joe Biden, volto a limitare l’export globale di semiconduttori avanzati per l’intelligenza artificiale. Lo ha confermato un portavoce del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, annunciando l’intenzione di sostituire il Framework for Artificial Intelligence Diffusion con una normativa “più semplice, meno burocratica e più orientata all’innovazione”.

La norma in questione, che avrebbe dovuto entrare in vigore il 15 maggio, segmentava il mondo in livelli (tiers) per determinare l’accesso ai chip AI, privilegiando gli alleati strategici degli Stati Uniti e bloccando l’export verso attori considerati avversari geopolitici, in primis la Cina.

Un cambio di dottrina: da contenimento a proiezione dell’innovazione

Il regolamento Biden aveva l’obiettivo dichiarato di limitare la diffusione della potenza computazionale necessaria all’addestramento e all’esecuzione di sistemi AI avanzati, nel quadro di una strategia di contenimento tecnologico.

L’approccio Trump, invece, si propone di disinnescare i vincoli normativi ritenuti eccessivamente restrittivi e penalizzanti per la competitività americana. “La regola attuale è troppo complessa e frena l’innovazione. Vogliamo garantire la supremazia dell’intelligenza artificiale americana”, ha dichiarato il portavoce del Dipartimento del Commercio, anticipando una prossima revisione organica.

Rischi e opportunità nel nuovo assetto globale della supply chain AI

Il passo indietro normativo potrebbe avere conseguenze rilevanti per l’intero ecosistema tecnologico globale. Da un lato, l’allentamento delle restrizioni potrebbe facilitare la crescita di esportazioni per aziende statunitensi come Nvidia, AMD e Intel, attive nella produzione di chip AI destinati a data center, supercalcolo e modelli linguistici di grandi dimensioni (LLMs). Dall’altro lato, solleva preoccupazioni presso ambienti della sicurezza nazionale, che vedono nell’accesso incondizionato a tale hardware un rischio strategico in termini di dual use e militarizzazione dell’AI.

Implicazioni giuridiche e regolatorie

La possibile abrogazione del Framework for AI Diffusion rappresenta un caso di studio esemplare su come l’evoluzione normativa possa riflettere orientamenti politici divergenti. La dottrina Biden si inseriva in una logica multilaterale, cercando di coinvolgere partner come l’UE, il Giappone e la Corea del Sud in un regime condiviso di export control. La dottrina Trump si orienta invece verso un modello unilaterale, meno prescrittivo e più orientato alla proiezione del potere economico-tecnologico statunitense.

La modifica delle regole comporterà inevitabilmente un impatto sulle scelte di compliance per gli operatori industriali e finanziari, in particolare nei settori della difesa, del cloud computing e delle applicazioni AI per la cybersicurezza.

Finanza e industria: nuova dinamica competitiva nel mercato dei chip

Per i mercati finanziari, il cambiamento normativo atteso apre scenari rialzisti per le principali società americane di semiconduttori, che potrebbero beneficiare di un ampliamento dei mercati accessibili. Tuttavia, l’assenza di linee guida chiare può anche accentuare l’incertezza regolatoria, con effetti a cascata su supply chain globali, investimenti cross-border e strategie di reshoring.

Al tempo stesso, Paesi terzi che ambivano a un accesso privilegiato alle tecnologie AI avanzate – ma non inclusi nelle liste prioritarie dell’amministrazione Biden – potrebbero accogliere favorevolmente l’alleggerimento dei vincoli.

La decisione dell’amministrazione Trump di ritirare le restrizioni Biden sull’export di chip AI segna un punto di svolta nella politica tecnologica statunitense. Il passaggio da una logica di controllo a una di espansione selettiva ridefinisce non solo i rapporti commerciali, ma anche l’equilibrio geopolitico tra innovazione, sicurezza e sovranità digitale.

Nei prossimi mesi, gli osservatori internazionali dovranno valutare se questa strategia rafforzerà o indebolirà il ruolo degli Stati Uniti come architetto dell’ordine tecnologico globale.

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