Google entra nell’industria cinematografica: al via “100 Zeros”, un piano strategico tra innovazione tecnologica e geopolitica dell’audiovisivo

RedazioneRedazione
| 06/05/2025
Google entra nell’industria cinematografica: al via “100 Zeros”, un piano strategico tra innovazione tecnologica e geopolitica dell’audiovisivo

Con “100 Zeros“, Google e Range Media Partners puntano a co-produrre contenuti cinematografici e televisivi, integrando intelligenza artificiale e spatial computing. Un’operazione che risponde alla crisi dei costi di Hollywood e alla nuova geografia industriale del settore.

Google, attraverso la controllante Alphabet, ha avviato una nuova iniziativa denominata “100 Zeros”, in collaborazione con la società di produzione e management Range Media Partners. Il progetto mira a finanziare e co-produrre contenuti cinematografici e televisivi selezionati, con un focus strategico su tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale (AI) e lo spatial computing, strumenti in cui il colosso tech sta intensificando gli investimenti per garantirsi un vantaggio competitivo nella corsa globale all’innovazione.

Secondo quanto riportato da Business Insider, “100 Zeros” rappresenta un programma pluriennale che ambisce a posizionarsi non solo come leva di visibilità per le tecnologie Google, ma anche come strumento industriale e culturale in un settore, quello dell’entertainment, attualmente in fase di ristrutturazione profonda. Il progetto ha già supportato la promozione del film horror indipendente “Cuckoo”, ed è accreditato come co-produttore sulla piattaforma specializzata Letterboxd.

Un’operazione strategica tra crisi dei costi e riorientamenti geopolitici

L’iniziativa arriva in un momento critico per Hollywood, alle prese con l’aumento strutturale dei costi di produzione e con le incertezze derivanti dai dazi statunitensi sulle produzioni estere. A questo si sommano le conseguenze degli scioperi simultanei di attori e sceneggiatori del 2023, che hanno generato ritardi a catena nelle produzioni e spinte inflattive sul mercato dei contenuti.

Con “100 Zeros”, Google non punta a distribuire i contenuti via YouTube — che ha archiviato il progetto “YouTube Originals” nel 2022 — bensì a collaborare con studi tradizionali e piattaforme di streaming come Netflix, seguendo una logica di penetrazione indiretta nel mercato audiovisivo.

AI e contenuti: un’alleanza di potere culturale

L’accordo si inserisce anche all’interno di una più ampia collaborazione tra Google e Range Media Partners, già annunciata a inizio anno, che prevede la realizzazione di film incentrati sull’intelligenza artificiale. I primi due titoli previsti, “Sweetwater” e “LUCID”, saranno rilasciati entro il 2025. L’obiettivo, nemmeno troppo velato, è utilizzare il potenziale narrativo del cinema per favorire l’accettazione sociale e la diffusione tecnologica di servizi come Gemini, il sistema di AI generativa di Google in concorrenza con ChatGPT di OpenAI.

Implicazioni giuridiche e industriali

Dal punto di vista regolatorio e del diritto dell’innovazione, “100 Zeros” apre interrogativi importanti: in che modo le major tecnologiche possono — o devono — intervenire nel sistema culturale e quale sarà il ruolo delle giurisdizioni nazionali ed extra-statali nella regolamentazione dei contenuti co-prodotti da soggetti extra-industriali? Inoltre, l’integrazione di AI nei processi produttivi solleva questioni relative alla proprietà intellettuale, alla tutela del lavoro creativo e alla responsabilità algoritmica.

Un segnale alla politica industriale e agli investitori

L’operazione si configura anche come un segnale chiaro agli stakeholder della politica industriale, americana e globale: le Big Tech non sono più semplici distributori di contenuti, ma attori attivi nelle catene del valore audiovisivo, capaci di condizionare la programmazione culturale e il posizionamento strategico delle industrie creative. Un terreno che sarà sempre più centrale nelle politiche di sovranità tecnologica, nei rapporti transatlantici e nelle dinamiche di soft power globale.

“100 Zeros” non è soltanto un’iniziativa culturale, ma un progetto di politica economica e un esperimento di integrazione verticale tra contenuto e tecnologia. Google entra nel cinema non per raccontare storie, ma per influenzare l’immaginario e rafforzare l’adozione delle proprie piattaforme tecnologiche. In un mondo in cui la competizione non è solo economica, ma anche narrativa, il palcoscenico dell’audiovisivo diventa un asset strategico. E Alphabet lo sa bene.

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