TikTok, Trump prolunga la scadenza per ByteDance: tra pressione normativa, tariffe e sovranità digitale

RedazioneRedazione
| 05/05/2025
TikTok, Trump prolunga la scadenza per ByteDance: tra pressione normativa, tariffe e sovranità digitale

La Casa Bianca estende il termine per la cessione degli asset USA di TikTok, mentre si intensifica il confronto tra sicurezza nazionale, interessi economici e tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che estenderà la scadenza del 19 giugno per la cessione da parte di ByteDance, conglomerato tecnologico cinese, degli asset statunitensi di TikTok, l’applicazione di video brevi utilizzata da circa 170 milioni di utenti americani. Lo ha dichiarato nel corso di un’intervista a NBC News, registrata nella sua residenza di Mar-a-Lago e trasmessa a livello nazionale.

La decisione rappresenta l’ennesimo sviluppo in una complessa vicenda che incrocia interessi politici, sicurezza nazionale, proprietà intellettuale, diritti digitali e politica industriale internazionale. Il nuovo rinvio, il terzo, si inserisce in una fase di elevata tensione commerciale con la Cina e di ridefinizione delle regole del gioco tra potenze tecnologiche.

Un app con valore strategico: tra consensi elettorali e diplomazia economica

Durante l’intervista, Trump ha sottolineato l’importanza strategica di TikTok, definendola “interessante” e dichiarando di avere un “sweet spot” per l’app dopo il ruolo che avrebbe avuto nell’avvicinare i giovani elettori durante le presidenziali del 2024. Nonostante ciò, ha confermato che “TikTok sarà protetta”, lasciando intendere la volontà di trovare una soluzione bilanciata tra sicurezza nazionale e continuità d’uso.

La posta in gioco è elevata: TikTok è divenuta, nel contesto statunitense, non solo uno strumento d’intrattenimento, ma anche una piattaforma di influenza sociale, politica ed economica, integrata nei processi democratici e di consumo culturale. La sua gestione rappresenta quindi una questione strategica per la sovranità digitale americana.

Il progetto di spin-off e l’impasse geopolitico

Una delle soluzioni sul tavolo prevede la scorporazione delle operazioni statunitensi di TikTok in una nuova entità giuridica con sede negli Stati Uniti e a maggioranza detenuta da investitori americani. Tuttavia, il progetto è stato sospeso a seguito del mancato assenso da parte di Pechino, che ha reagito negativamente all’annuncio da parte di Trump di nuove tariffe fino al 145% sulle importazioni dalla Cina.

Il governo cinese, attraverso la sua normativa sul controllo delle esportazioni, può bloccare la cessione di algoritmi e tecnologie ritenute strategiche. Ciò rafforza la dimensione geopolitica e sistemica del caso, rendendo evidente quanto la competizione USA-Cina si giochi anche sul terreno delle infrastrutture digitali e dell’accesso ai dati.

Aspetti giuridici e incertezza normativa

Il Congressional TikTok Ban Act, approvato nel 2023, prevede che TikTok interrompa le operazioni negli Stati Uniti se ByteDance non completa la dismissione dei propri asset entro i termini previsti. L’iniziale deadline del 19 gennaio 2025 non è stata applicata da Trump, che ha esteso la scadenza a più riprese, suscitando perplessità tra i legislatori democratici, i quali ritengono che il Presidente non abbia autorità legale per prorogare unilateralmente l’esecuzione del divieto.

Questa controversia mette in luce la necessità di un quadro normativo più chiaro e strutturato per la regolazione delle piattaforme digitali globali, in particolare in relazione a fusioni, acquisizioni e controllo su dati sensibili. Il caso TikTok evidenzia le fragilità dell’architettura giuridica esistente in materia di tecnologie strategiche.

Impatti economici, investitori e finanza internazionale

Un eventuale spin-off di TikTok negli USA attirerebbe l’interesse di importanti investitori istituzionali, ma l’incertezza normativa e geopolitica rappresenta un rischio sistemico. Alcune fonti vicine ai fondi statunitensi coinvolti confermano che il lavoro sulla transazione prosegue, ma che sarà cruciale prima risolvere lo scontro commerciale tra Washington e Pechino.

L’intervento di Trump ha anche un risvolto macroeconomico: il mantenimento delle tariffe elevate è concepito come leva negoziale per ottenere concessioni più ampie dalla Cina, ma al tempo stesso impatta negativamente su alcune supply chain strategiche per l’economia americana.

TikTok come laboratorio geopolitico del XXI secolo

Il futuro di TikTok negli Stati Uniti va ben oltre una singola applicazione: si tratta di un test globale sulla governance digitale, sulla compatibilità tra mercati aperti e sicurezza nazionale, e sull’equilibrio tra interesse pubblico e libero mercato.

Il prolungamento della scadenza da parte di Trump rappresenta un nuovo capitolo in una battaglia sistemica tra due modelli di governance tecnologica, che potrebbe definire lo standard globale per le relazioni digitali nei prossimi decenni. In attesa di un eventuale accordo tra le parti, gli operatori economici, le autorità regolatorie e gli osservatori internazionali rimangono in una situazione di vigilanza strategica.

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