Auto elettrica, nuova offensiva cinese: lo Shanghai Auto Show 2025 alza la pressione globale su Tesla

RedazioneRedazione
| 23/04/2025
Auto elettrica, nuova offensiva cinese: lo Shanghai Auto Show 2025 alza la pressione globale su Tesla

Oltre 100 nuovi modelli, regolazione in evoluzione e innovazione tecnologica guidano l’evento di Shanghai, epicentro della trasformazione del mercato globale dei veicoli elettrici e ibridi. La concorrenza interna si intensifica e mira direttamente alla leadership di Tesla.

Con oltre 70 brand cinesi e internazionali presenti e più di 100 modelli nuovi o rinnovati in esposizione, lo Shanghai Auto Show 2025 si conferma non solo il più importante evento fieristico automobilistico asiatico, ma anche il barometro globale del futuro della mobilità elettrica e intelligente.

I riflettori sono puntati su attori chiave del mercato cinese come BYD, Geely, Zeekr, Xiaomi e Huawei, mentre i tradizionali colossi globali – Volkswagen, Toyota, Nissan, General Motors – tentano di riconquistare attenzione in un contesto ultra competitivo, dove la posta in gioco è la sopravvivenza industriale nel più grande mercato mondiale dell’elettrico.

Tecnologia e regolazione: nuove frontiere, nuovi limiti

L’edizione 2025 è però segnata da una forte torsione normativa. Dopo l’incidente mortale che ha coinvolto la berlina elettrica Xiaomi SU7, le autorità cinesi hanno imposto severe restrizioni sulle dichiarazioni pubblicitarie relative a tecnologie di guida autonoma. L’uso di termini come “smart driving” o “autonomous” è ora sottoposto a vigilanza, costringendo i produttori a ricalibrare le loro strategie comunicative e a enfatizzare la responsabilità del conducente.

Questo cambiamento ha impatti diretti sull’intera catena del valore dell’automotive innovativo: dal software proprietario alle OTA (Over-the-Air updates), fino alla compliance con le nuove regole di sicurezza dei pacchi batteria, finalizzate a contenere il rischio incendi ed esplosioni.

Tesla, colpita dalla stessa ondata regolatoria, ha dovuto sospendere la promozione del suo sistema “Full Self Driving” in Cina, ribattezzandolo in “assistenza intelligente alla guida”. Huawei, a sua volta, ha avviato una campagna informativa per sensibilizzare l’uso responsabile dei suoi sistemi ADAS nei veicoli co-sviluppati con Chery e Luxeed.

BYD, Zeekr e Xpeng guidano l’attacco al segmento premium

La sfida per il predominio nel segmento EV si gioca ormai anche sul prezzo e sulla democratizzazione della tecnologia. BYD ha annunciato che il suo avanzato sistema “God’s Eye” sarà incluso gratuitamente su tutti i modelli della gamma, inclusi quelli entry-level sotto i 10.000 dollari, replicando il modello dirompente già utilizzato nel comparto elettrico puro.

L’offerta di nuovi SUV elettrici che puntano direttamente a drenare quota di mercato alla Tesla Model Y è massiccia: da Xpeng G6 a Zeekr E6, ogni nuovo lancio mira a superare Tesla in autonomia, infotainment e guida assistita – spesso a un prezzo inferiore.

L’analista indipendente Lei Xing ha definito questi veicoli “Model Y killers”, sottolineando che non sarà un singolo competitor a spodestare Tesla, ma una “tsunami di innovazione” distribuita su 12-13 modelli con caratteristiche premium a prezzi mid-range.

Cina, laboratorio globale della transizione energetica su quattro ruote

Nel primo trimestre 2025, i veicoli a nuova energia (NEV) – inclusi elettrici puri e ibridi plug-in – hanno superato il 50% delle nuove immatricolazioni in Cina, un obiettivo che Pechino si era posta per il 2030 e che è stato anticipato di cinque anni. Questo slancio rende il mercato cinese il benchmark globale della mobilità sostenibile, costringendo gli operatori esteri a rivedere strategie e roadmap industriali.

Il rallentamento nel lancio di nuovi modelli, unito alla crescente pressione normativa e al declino della reputazione del CEO Elon Musk, ha accelerato la perdita di quota di mercato, oggi stimata al 9% dal picco del 15% nel 2020.

Sfida sistemica e competizione industriale globale

Lo Shanghai Auto Show 2025 rappresenta la concretizzazione delle nuove direttrici della geopolitica industriale: la Cina non è più solo la fabbrica del mondo, ma l’epicentro dell’innovazione, regolazione e competizione nell’automotive elettrico e ibrido. In questo scenario, Tesla non è più l’unica protagonista della rivoluzione EV, ma una delle tante aziende chiamate a competere sul terreno dell’affidabilità, trasparenza e scalabilità tecnologica.

L’industria europea e statunitense sarà costretta a rispondere non solo con nuovi prodotti, ma anche con una politica industriale integrata, che tenga insieme incentivi, sicurezza, standard globali e tutela dei dati digitali generati dai veicoli intelligenti.

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