La società americana di ride-hailing, Lift, compie il suo primo passo strategico in Europa rilevando Free Now, piattaforma con oltre 50 milioni di utenti annui. Una mossa che apre nuovi scenari competitivi e regolatori nel settore della mobilità urbana.
Con un’operazione da 199 milioni di dollari (175 milioni di euro), Lyft compie il suo primo ingresso nel mercato europeo, annunciando l’acquisizione della piattaforma tedesca di mobilità urbana Free Now. Il deal è atteso per la seconda metà del 2025 e rappresenta una delle mosse più significative del gruppo americano dopo anni di consolidamento nel mercato nordamericano.
“Questa acquisizione ci permette di accelerare la nostra espansione globale e di entrare in uno dei mercati più dinamici e complessi al mondo per la mobilità urbana,” ha dichiarato un portavoce di Lyft.
Free Now: una piattaforma strategica per l’Europa
Fondata nel 2009 come myTaxi, Free Now ha sede ad Amburgo e opera in oltre 150 città di 9 Paesi, tra cui Regno Unito, Germania, Francia e Irlanda. La piattaforma è oggi positiva a livello di EBITDA e nel 2024 ha generato oltre 1 miliardo di euro in prenotazioni lorde, secondo i dati aziendali.
La società è controllata congiuntamente da BMW e Mercedes-Benz dal 2019 e ha ampliato nel tempo il proprio modello di business includendo non solo servizi taxi e ride-hailing, ma anche e-scooter, e-bike ed e-mopeds, offrendo un ecosistema multimodale.
Le implicazioni strategiche per Lyft
L’acquisizione consente a Lyft:
- Di accedere a un bacino di oltre 50 milioni di utenti annui combinati
- Di entrare in competizione diretta con Uber, Bolt e Gett in mercati europei chiave
- Di diversificare la propria offerta con modelli di mobilità sostenibile integrata
Con questa operazione, Lyft intende recuperare terreno rispetto a Uber, attiva in Europa dal 2012, ma spesso soggetta a controversie regolatorie (come le sospensioni temporanee del servizio a Londra, poi revocate nel 2022).
“Il mercato europeo è regolato in modo più stringente rispetto agli USA, ma offre spazi di crescita per operatori capaci di adattarsi alle normative locali e alle esigenze di mobilità urbana sostenibile,” osserva un analista del settore mobility tech.
Aspetti economici e finanziari
L’operazione rientra in una più ampia tendenza di consolidamento globale nel settore della mobilità. La capacità di Free Now di generare cassa operativa, insieme alla sua presenza capillare in mercati ad alta densità urbana, ne fa un asset strategico per Lyft in ottica di espansione internazionale a basso rischio operativo.
Dal punto di vista finanziario, Lyft punta anche a:
- Aumentare la base utenti e la frequenza d’uso della piattaforma
- Integrare nuove fonti di ricavi derivanti da micro-mobilità
- Diversificare geograficamente il proprio portafoglio operativo, in un momento in cui il mercato USA rallenta
Sfide regolatorie e geopolitiche
L’integrazione di Free Now comporterà, però, rilevanti sfide giuridiche e regolatorie:
- Le normative sul trasporto pubblico non di linea variano da città a città
- Le autorità locali europee richiedono spesso licenze specifiche e standard di sicurezza elevati
- L’ingresso di un nuovo attore statunitense potrebbe sollevare questioni politiche e antitrust, soprattutto in un contesto di crescente sovranità tecnologica e digitale in Europa
Inoltre, l’operazione potrebbe rilanciare il dibattito sul ruolo delle case automobilistiche tedesche (BMW e Mercedes) nella nuova economia della mobilità, dopo anni di sperimentazioni con modelli “MaaS” (Mobility-as-a-Service) non sempre profittevoli.
Con l’acquisizione di Free Now, Lyft punta a diventare un player globale nella nuova mobilità urbana, con un’offerta che spazia dal taxi all’e-scooter. L’Europa rappresenta una sfida complessa, ma cruciale per affermare un modello di crescita scalabile, multimodale e sostenibile. Il successo dell’operazione dipenderà dalla capacità del gruppo di integrare tecnologie, regole e culture locali, in un contesto di crescente concorrenza e sensibilità normativa.