Meta, Zuckerberg valutò lo spin-off di Instagram nel 2018 per timori antitrust: i dettagli emersi dal processo con la FTC

RedazioneRedazione
| 16/04/2025
Meta, Zuckerberg valutò lo spin-off di Instagram nel 2018 per timori antitrust: i dettagli emersi dal processo con la FTC

Nuove rivelazioni dal processo intentato dalla Federal Trade Commission contro Meta pongono sotto i riflettori le strategie di consolidamento del colosso tech e le sue implicazioni regolatorie, economiche e geopolitiche.

Durante il secondo giorno di testimonianza nel processo antitrust intentato dalla Federal Trade Commission (FTC) contro Meta Platforms Inc., è emerso un documento riservato del 2018 in cui Mark Zuckerberg, CEO del gruppo, prendeva in considerazione la possibilità di scorporare Instagram dal portafoglio aziendale, in risposta al crescente rischio di scrutinio regolatorio.

Il processo, che mira a smantellare le acquisizioni di Instagram (2012) e WhatsApp (2014), rappresenta uno dei più significativi casi antitrust degli ultimi decenni contro una big tech americana. Al centro del dibattito vi è l’accusa che Meta abbia utilizzato una strategia di “buy or bury” per eliminare la concorrenza e consolidare un monopolio illegale nel mercato delle piattaforme social per la condivisione di contenuti tra amici e familiari.

Il contesto del documento

Nel documento mostrato in aula, Zuckerberg scriveva: “Mi chiedo se dovessimo considerare l’estrema possibilità di separare Instagram come società indipendente”, una riflessione legata al piano interno di riorganizzazione dell’ecosistema Meta, volto all’integrazione funzionale tra le varie app del gruppo, tra cui Facebook, Instagram, Messenger e WhatsApp.

Pur ammettendo i potenziali benefici economici del consolidamento, Zuckerberg evidenziava anche i rischi legati a un possibile intervento governativo, affermando: “Esiste una possibilità non trascurabile che ci venga imposto lo scorporo di Instagram o WhatsApp nei prossimi 5-10 anni, soprattutto con l’arrivo di un presidente democratico.”

Le implicazioni antitrust e regolatorie

La FTC ha avviato la causa nel 2020, durante l’amministrazione Trump, ma il processo assume oggi nuova rilevanza anche per l’attuale contesto geopolitico e politico interno agli Stati Uniti, dove la questione del potere delle big tech è centrale nel dibattito bipartisan. In parallelo, Google (Alphabet) è stato anch’esso oggetto di un’azione legale nello stesso anno, per presunto monopolio nel settore delle ricerche online.

Il caso Meta potrebbe rappresentare un precedente determinante per la futura regolazione dei mercati digitali, soprattutto considerando l’impatto delle piattaforme americane sulle dinamiche informative, economiche e persino elettorali a livello globale.

Strategia aziendale e ammissioni

Zuckerberg ha ammesso in aula che la decisione di acquisire Instagram fu motivata anche da motivazioni tecniche: “Instagram aveva una fotocamera migliore rispetto a quella che stavamo cercando di costruire internamente. Pensai che fosse meglio acquistarli piuttosto che competere.” Una dichiarazione che rafforza l’accusa della FTC secondo cui Meta avrebbe sistematicamente eliminato potenziali concorrenti emergenti tramite acquisizioni strategiche.

Meta, da parte sua, ha sostenuto che l’azione della FTC si basa su una definizione distorta del mercato social, ignorando la forte concorrenza di TikTok (ByteDance), YouTube (Alphabet) e dei sistemi di messaggistica Apple.

Geopolitica e finanza

La controversia si inserisce in un più ampio scenario di tensioni tra poteri pubblici e privati, in cui la sovranità digitale è divenuta un terreno di confronto tra Stati Uniti, Unione Europea e potenze emergenti come la Cina. L’esito del processo potrebbe influenzare significativamente la capitalizzazione di Meta, la fiducia degli investitori e le strategie di espansione internazionale.

Sotto il profilo finanziario, eventuali misure correttive o imposizioni di dismissione potrebbero alterare sensibilmente il valore azionario del gruppo e ridefinire l’ecosistema tech globale. Già in passato, Zuckerberg aveva scritto che, storicamente, molte aziende “hanno performato meglio dopo essere state scorporate”, sottolineando come le sinergie siano spesso sovrastimate mentre le inefficienze strutturali siano sottovalutate.

Il processo FTC vs. Meta rappresenta molto più di una disputa legale: è un banco di prova per il futuro della regolamentazione tecnologica negli Stati Uniti e, per estensione, nell’intero Occidente. Le decisioni che scaturiranno da questo caso potrebbero ridefinire non solo l’architettura del mercato digitale, ma anche l’equilibrio tra innovazione privata e controllo pubblico nell’era dell’economia dei dati.

Video del Giorno

Live – Blue Origin lancia Katy Perry, Gayle King e altre celebrità nello spazio in una missione con equipaggio tutto al femminile

"Chi guarda fuori sogna. Chi guarda dentro si sveglia"

Carl Jung

Articoli recenti

Tecnologie in video

Drone View

Barberio & Partners s.r.l.

Via Donatello 67/D - 00196 Roma
P.IVA 16376771008

Policy
Privacy Policy
Cookie Policy
Termini e Condizioni
iscriviti alla nostra newsletter
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e la Informativa sulla Privacy di Google, nonché i Termini di Servizio sono applicabili.