Netflix testa la ricerca con intelligenza artificiale: verso una nuova interfaccia cognitiva per l’intrattenimento digitale

RedazioneRedazione
| 13/04/2025
Netflix testa la ricerca con intelligenza artificiale: verso una nuova interfaccia cognitiva per l’intrattenimento digitale

Il colosso dello streaming, Netflix, introduce un motore di ricerca AI-powered capace di interpretare umore, contesto e desideri dell’utente. Un’innovazione tecnologica con risvolti economici, legali e creativi.

Una selezione di contenuti in linea con lo stato d’animo

Netflix ha avviato una fase di test su un nuovo sistema di ricerca intelligente basato sull’intelligenza artificiale, che promette di trasformare radicalmente il modo in cui gli utenti scoprono contenuti sulla piattaforma. Alimentato dalla tecnologia di OpenAI, il nuovo strumento consente agli abbonati di formulare ricerche molto più complesse rispetto al tradizionale schema per titolo, attore o genere.

Il motore è in grado di interpretare stati d’animo, situazioni e preferenze contestuali: l’utente può ad esempio chiedere “una serie coinvolgente per una serata tranquilla” o “un film romantico ma non scontato”. L’algoritmo restituirà una selezione personalizzata di contenuti in linea con il profilo emozionale e tematico richiesto.

Attualmente disponibile in fase sperimentale in Australia e Nuova Zelanda su dispositivi iOS, il servizio sarà presto esteso agli Stati Uniti e ad altri mercati.

Dal machine learning all’interfaccia semantica

Netflix non è nuova all’utilizzo dell’AI. L’azienda impiega da anni algoritmi di raccomandazione basati sul machine learning, che analizzano cronologia, pattern di consumo e valutazioni degli utenti. La nuova funzione, però, va oltre la logica algoritmica predittiva: apre la strada a interazioni linguistiche, contestuali e personalizzate, simili a quelle offerte dai chatbot conversazionali.

La sfida ora è integrare una vera e propria interfaccia cognitiva all’interno del servizio, riducendo la frizione nell’interazione tra spettatore e catalogo e migliorando la retention.

Impatti strategici ed economici: meno abbandoni, più fidelizzazione

Dal punto di vista industriale, questa innovazione rappresenta una leva strategica per Netflix, soprattutto in un contesto altamente competitivo dove la capacità di trattenere gli utenti è cruciale. Offrire strumenti di ricerca più sofisticati significa:

  • ridurre il tempo speso a cercare contenuti (uno dei principali fattori di frustrazione degli utenti),
  • migliorare la personalizzazione percepita del servizio,
  • aumentare la frequenza di visione, con riflessi diretti sui ricavi.

Inoltre, grazie a questi strumenti avanzati, l’azienda raccoglierà nuovi insight comportamentali, potenzialmente utili anche per lo sviluppo di contenuti originali e strategie di marketing.

Questioni legali e sindacali: il dibattito sull’uso dell’AI a Hollywood

Nonostante l’adozione della nuova tecnologia sia limitata a funzioni di ricerca, il dibattito sull’uso dell’intelligenza artificiale nell’industria audiovisiva resta molto acceso. Il Co-CEO Ted Sarandos ha ribadito che l’AI “potrà aiutare a migliorare il processo creativo, ma non sostituirà sceneggiatori, attori o registi”.

Tuttavia, i sindacati di Hollywood e le associazioni di categoria continuano a osservare con attenzione l’evoluzione degli strumenti digitali, temendo che possano tradursi nel tempo in tagli occupazionali o sostituzioni creative. Netflix sembra consapevole del rischio reputazionale e ha optato per una strategia di attivazione volontaria del test: l’utente deve scegliere consapevolmente di partecipare alla sperimentazione, a differenza delle consuete implementazioni automatiche.

Il futuro dell’esperienza utente: AI come regista invisibile

L’integrazione della ricerca semantica basata su AI potrebbe rappresentare l’inizio di un nuovo paradigma per l’esperienza utente nelle piattaforme OTT. In prospettiva, sistemi del genere potrebbero:

  • anticipare bisogni non espressi,
  • suggerire contenuti al momento giusto,
  • adattare l’interfaccia in funzione del tono emotivo dell’utente.

Un futuro dove l’intrattenimento non è solo on demand, ma emotivamente sincronizzato con il pubblico.

AI, contenuti e controllo

L’adozione progressiva dell’AI da parte di Netflix, non solo nella raccomandazione ma ora anche nella mediazione del contenuto, solleva interrogativi profondi sulla governance algoritmica delle esperienze culturali.
Chi deciderà cosa vediamo? Gli utenti, i produttori… o gli algoritmi?

Video del Giorno

Live – Blue Origin lancia Katy Perry, Gayle King e altre celebrità nello spazio in una missione con equipaggio tutto al femminile

"Si soffre molto per il poco che ci manca e gustiamo poco il molto che abbiamo"

William Shakespeare

Articoli recenti

Tecnologie in video

Drone View

Barberio & Partners s.r.l.

Via Donatello 67/D - 00196 Roma
P.IVA 16376771008

Policy
Privacy Policy
Cookie Policy
Termini e Condizioni
iscriviti alla nostra newsletter
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e la Informativa sulla Privacy di Google, nonché i Termini di Servizio sono applicabili.