Il recente report della Hinrich Foundation analizza in dettaglio come la Cina sia riuscita a costruire una posizione dominante lungo l’intera catena del valore dei semiconduttori, dalle materie prime alla produzione e applicazione finale dei chip. L’indagine rivela un percorso strategico, sostenuto da investimenti pubblici e privati, che ha trasformato la Cina in un attore centrale nella competizione globale per il controllo delle tecnologie avanzate.
Una filiera verticale, dalla materia prima al prodotto finito
Contrariamente ad altri Paesi che dipendono da una rete internazionale per approvvigionamento e produzione, la Cina ha sviluppato una capacità end-to-end nella filiera dei semiconduttori. Il suo posizionamento strategico copre tutte le fasi: progettazione, fabbricazione, assemblaggio e distribuzione, creando un ecosistema integrato che garantisce sia l’autosufficienza domestica sia un crescente potere contrattuale a livello internazionale.
Dominio nelle risorse critiche: un vantaggio strategico
Uno dei pilastri del successo cinese risiede nel controllo di materie prime fondamentali come terre rare, gallio, germanio, grafite naturale e tungsteno. Tali risorse, vitali per la produzione di chip e componenti ad alte prestazioni, sono estratte e lavorate in Cina, rendendo il Paese il fulcro globale di questi materiali critici. La capacità di dominare l’upstream rafforza la resilienza della sua catena produttiva e offre leva geopolitica nel contesto di una crescente frammentazione economica globale.
Dai chip tradizionali all’elettronica di nuova generazione
Il report evidenzia anche come la Cina stia investendo in tecnologie avanzate come i chip al nitruro di gallio (GaN), più efficienti dei tradizionali chip al silicio. Questi semiconduttori di terza generazione sono particolarmente promettenti per applicazioni ad alte prestazioni, come l’intelligenza artificiale, i data center e le telecomunicazioni 6G. Un’area in cui Pechino punta a conquistare una leadership tecnologica globale nel prossimo decennio.
Implicazioni per la competitività internazionale
Il consolidamento della Cina come superpotenza dei semiconduttori solleva importanti interrogativi strategici per le economie occidentali. Mentre Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud e Unione Europea tentano di rilocalizzare parte della produzione o limitare l’accesso cinese a tecnologie critiche, la Cina continua a rafforzare la propria autonomia attraverso pianificazione industriale, supporto governativo e partnership pubblico-private.
Controllare l’intera supply chain
L’analisi della Hinrich Foundation mette in luce una realtà sempre più evidente: la competizione per la supremazia tecnologica si gioca oggi sulla capacità di controllare l’intera catena del valore dei semiconduttori. La Cina, con il suo approccio sistemico e verticale, ha saputo anticipare questa tendenza e posizionarsi come un attore imprescindibile nel panorama tecnologico globale.