Quasi tutto il traffico Internet mondiale transita attraverso una rete sottomarina attraverso la quale ogni giorno avvengono transazioni finanziarie per un valore superiore a 10mila miliardi di dollari. Nel 2024 erano in funzione o in progetto 574 cavi sottomarini commerciali, principalmente di proprietà di aziende private.
Nel mondo odierno, ogni attività, sia essa lavorativa o di svago, è strettamente connessa all’utilizzo dei dati. Dalle transazioni finanziarie agli acquisti online, dalla ricerca accademica ai social media, tutti noi facciamo affidamento su Internet per generare e utilizzare dati. Si stima che ogni giorno vengano archiviati globalmente 337.080 petabyte di dati (1 petabyte = 1 milione di gigabyte). Questo flusso illimitato di informazioni, capace di mantenere il mondo costantemente interconnesso, si basa quasi interamente su una rete globale di cavi in fibra ottica collocati sul fondale marino.
L’infrastruttura delle autostrade sottomarine dei dati
Le cosiddette “autostrade sottomarine dei dati” collegano i centri dati e gli snodi di Internet di tutto il mondo, garantendo comunicazioni globali a una velocità senza precedenti. Ciò rende possibile lo scambio di dati, servizi e investimenti. Circa il 99% del traffico Internet mondiale transita attraverso una rete sottomarina, veicolando transazioni finanziarie per un valore superiore a 10mila miliardi di dollari al giorno.
Secondo le stime, a partire dal 2024 sono in funzione o in progetto un totale di 574 cavi sottomarini commerciali, principalmente di proprietà di aziende private.
Innovazioni e geopolitica dei cavi sottomarini
Nell’era digitale, i cavi sottomarini rivestono un ruolo fondamentale nel contesto dell’attuale ondata di innovazioni legate all’intelligenza artificiale, fungendo da spina dorsale per i data center, cuore pulsante dell’economia digitale. Inoltre, l’ingresso di nuovi attori, in particolare di aziende private, nella corsa ai cavi digitali ha accelerato il crescente riconoscimento di questo settore come arena principale per la competizione geopolitica. Le strategie di de-risking vengono ora applicate anche sotto il mare.
Sicurezza e resilienza delle infrastrutture sottomarine
Il danneggiamento di due importanti cavi sottomarini nel Mar Baltico ha riportato l’attenzione sulla vulnerabilità di questa infrastruttura cruciale. Negli ultimi anni, la governance dei cavi sottomarini è sempre più incentrata sul tema della sicurezza. Nell’ambito di iniziative globali, come il Global Gateway e il Quad Partnership for Cable Connectivity and Resilience, è essenziale diversificare e costruire rotte più resilienti. L’importanza di queste infrastrutture ha innescato un dibattito sulle minacce che possono affrontare e sulle loro implicazioni geopolitiche, trasformando questo settore in un nuovo campo di competizione per la supremazia digitale.
A fine febbraio 2025 si sono verificati una serie di danni a quattro cavi sottomarini presenti nel Mar Rosso, la cui responsabilità viene potenzialmente attribuita ai ribelli Houthi sostenuti dall’Iran.
Non è però del tutto chiaro se i danni siano il risultato di un tentativo di sabotaggio o l’effetto di incidenti marittimi accidentali provocati da attrezzature da pesca, come reti da traino o ancore trascinate sul fondale marino. Quest’ultima ipotesi risulta però piuttosto remota, dal momento che la costruzione e la posa dei cavi sottomarini sono precedute da attente analisi che considerano il traffico e le implicazioni marittime in determinate aree sensibili
I principali progetti di cavi sottomarini in corso
Attualmente sono in corso diversi progetti importanti di cavi sottomarini in tutto il mondo. Questi progetti mirano ad aumentare la capacità di trasmissione dati, migliorare la connettività globale e fornire percorsi alternativi per il traffico internet.
Alcuni dei principali progetti includono:
- 2Africa
Prevede la realizzazione del cavo sottomarino più lungo del mondo, collegando l’Europa occidentale con l’Africa subsahariana, il Medio Oriente, il Nord Africa e l’Asia-Pacifico emergente. Il progetto è partito da Genova ed è progettato per consentire a milioni di persone in tutto il continente africano di accedere a Internet 4G e 5G ad alta velocità, consentendo loro di sfruttare i vantaggi di una migliore connettività digitale. Il cavo sottomarino sarà costituito da 20 fibre, ciascuna delle quali consentirà il trasferimento dei pacchetti di dati alla velocità di circa 18 terabit al secondo (1 terabit = 1.000 giga bit).

La rete sottomarina 2Africa era originariamente programmata per essere completata entro il 2024, ma come molti grandi progetti infrastrutturali, ha subito alcuni ritardi. Al momento, parti della rete sono state completate e attivate, ma l’intero sistema non è ancora completamente operativo.
- SEA-ME-WE 6
Il cavo sottomarino South East Asia–Middle East–Western Europe 6 collega il Sud-est asiatico all’Europa, passando per il Medio Oriente. Il progetto coinvolge Singapore, Malesia, Bangladesh, Sri Lanka, Maldive, India, Pakistan, Gibuti, Arabia Saudita, Egitto e Francia.
L’operatore francese Orange ha recentemente annunciato l’inizio della posa a terra del sistema di cavi sottomarini nella sua infrastruttura a Marsiglia. Orange è membro del consorzio che sta realizzando gli oltre 21.700 km di collegamenti in fibra ottica che, da Singapore a Marsiglia, metteranno in comunicazione il Sud-est asiatico con l’Europa.

Orange funge da landing party e ospita il cavo a Marsiglia, fornendo accesso neutrale a tutti i data center dell’area tramite un raccordo urbano in fibra ottica. Dalla città della Provenza, i lavori stanno proseguendo per realizzare i circa 3.000 km del segmento che arriverà in Egitto (questo primo tratto sarà completato entro il primo trimestre del 2025). Il progetto migliorerà notevolmente le connessioni tra il continente asiatico e quello europeo, offrendo una capacità di oltre 130 Tbps.
- Medusa
Questo progetto mira ad aumentare la connettività e la ridondanza nel Mediterraneo. Il sistema di cavi sottomarini è stato concepito con l’obiettivo di connettere numerosi paesi tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Le caratteristiche principali del progetto Medusa includono: capacità di trasmissione dati ad alta velocità; migliorare la connettività Internet in regioni che hanno tradizionalmente avuto accesso limitato a infrastrutture di telecomunicazioni avanzate; un design che mira a offrire percorsi di connettività diversificati e ridondanza per garantire maggiore affidabilità.
- Blue-Raman
Realizzato da Sparkle in collaborazione con Google, questo cavo offre un percorso alternativo ai cavi esistenti che utilizzano Suez per connettere Europa e Asia. Il primo segmento tirrenico è entrato in funzione nel 2024.
- Cavo UE-Georgia nel Mar Nero
L’Unione Europea ha proposto la costruzione di un cavo sottomarino di 1.100 km nel Mar Nero per collegare direttamente l’Europa con la Georgia. Questo progetto mira a migliorare la connettività con la regione e a ridurre la dipendenza dai sistemi terrestri in fibra ottica situati in Russia.
- Project Waterworth
Meta ha rivelato i piani per realizzare il collegamento sottomarino più lungo al mondo: 50.000 km, oltre la circonferenza della Terra, che misura 40.075 km. Questo cavo in fibra ottica ad alta capacità collegherà cinque continenti e paesi tra i quali: Stati Uniti, India, Brasile, Sudafrica e Australia. L’obiettivo del progetto di Meta è creare una nuova dorsale per il sistema dati mondiale, migliorando la connettività e sostenendo lo sviluppo tecnologico nelle regioni interessate.
L’Europa Occidentale: centro della connettività globale
L’Europa occidentale si afferma come il centro nevralgico della connettività mondiale, grazie alla sua posizione strategica e a una rete di cavi sottomarini senza pari. Secondo il database recentemente aggiornato da Analysys Mason, la regione ospita 152 cavi sottomarini, che rappresentano il 35% di tutte le infrastrutture di questo tipo nel mondo. Questi cavi non solo collegano l’Europa a 20 Paesi, ma anche a continenti lontani, creando un reticolo di comunicazioni fondamentale per il traffico dati globale. La posizione geografica della regione, che si affaccia sia sull’Oceano Atlantico che sul Mar Mediterraneo, facilita collegamenti vitali con il Nord America, il Medio Oriente e l’Africa, sostenendo l’enorme volume di traffico dati che caratterizza il continente europeo.
Tra il 2019 e il 2023, il consumo di dati è raddoppiato, passando da 535 EB a 1001 EB (1 exabyte = 1000 petabyte), una tendenza che sottolinea la necessità di una rete di cavi maggiormente robusta e resiliente.
L’Italia nei collegamenti con cavi sottomarini
La Sicilia, Bari e Genova sono le principali località di approdo per i cavi sottomarini che collegano l’Italia.
Essendo l’isola più grande del Mar Mediterraneo, la Sicilia è una posizione strategica per i cavi sottomarini che collegano Asia, Europa e Africa. In Sicilia approdano più di 20 cavi sottomarini, presso le stazioni di Palermo, Catania, Mazara del Vallo, Pozzallo e Trapani.
Genova si sta affermando come hub per i cavi sottomarini, offrendo diverse porte di accesso per i cavi sottomarini che collegano l’Europa:
- il sistema di cavi BlueMed (parte di Blue-Raman) approda al CLS Sparkle di Genova.
- 2Africa atterrerà presso Equinix GN1
- Medloop e Unitirreno.
Bari è un altro importante sito di atterraggio in Italia.
- Il CLS Sparkle Bari ospita i sistemi via cavo Italia-Albania e OTEGLOBE Kokkini-Bari.
- EXA Infrastructure (ex GTT e Interoute) Bari CLS termina il sistema di cavi JONAH.
- Retelit Bari CLS è la stazione di atterraggio per Asia Africa Europa-1 (AAE-1)
Il cavo India Europe Express (IEX) di Jio atterra alla stazione di Savona.
Le nuove sfide per le infrastrutture di rete
Mentre l’Europa occidentale continua a espandere la sua rete di cavi, si profila all’orizzonte una nuova sfida: l’impatto dell’intelligenza artificiale sulle infrastrutture di rete. Come evidenziato nella presentazione di TeleGeography al Submarine Networks World 2024, l’avvento dei servizi AI sta già trasformando le industrie e le vite quotidiane. Tuttavia, rimane incerta l’influenza che avrà sulla domanda di banda larga dei cavi sottomarini.
La complessità dei set di dati e dei modelli di AI, insieme alla loro localizzazione e ai requisiti di larghezza di banda, rappresenta un fattore critico per il futuro delle reti sottomarine. La quantità di dati necessari per addestrare modelli di AI e la frequenza con cui questi modelli vengono aggiornati potrebbero spingere ulteriormente la domanda di capacità di rete, richiedendo una maggiore attenzione alla pianificazione delle infrastrutture.
Piano d’azione dell’UE sulla sicurezza dei cavi
Il 21 febbraio 2025, la Commissione europea ha pubblicato una comunicazione congiunta per rafforzare la sicurezza e la resilienza dei cavi sottomarini, intitolata Piano d’azione dell’UE sulla sicurezza dei cavi, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza e la resilienza dei cavi sottomarini, attraverso azioni in un approccio di ciclo di resilienza completo: prevenzione, rilevamento, risposta e riparazione e deterrenza.
La sicurezza dell’infrastruttura dei cavi sottomarini dell’UE deve essere notevolmente migliorata. La comunicazione congiunta presenta azioni forti in un approccio di ciclo di resilienza completo: prevenzione, rilevamento, risposta e riparazione e deterrenza.
Questo lavoro si basa su diverse attività dell’UE già in corso e che contribuiscono alla sicurezza e alla resilienza dei cavi sottomarini. Queste attività si concentrano in particolare sulla creazione di capacità (Connecting Europe Facility CEF finanziamenti digitali ed energetici), sull’anticipazione dei rischi (Raccomandazione sulle infrastrutture di cavi sottomarini sicure e resilienti), sull’adozione di misure di gestione dei rischi per la sicurezza informatica e sulla segnalazione di incidenti significativi (Direttiva sulle misure per un elevato livello comune di sicurezza informatica – Direttiva NIS2) e sul miglioramento della resilienza fisica non informatica delle entità critiche (Direttiva sulla resilienza delle entità critiche – Direttiva CER).
Connecting Europe Facility CEF Digital
Nell’ambito del programma Connecting Europe Facility CEF Digital, l’UE ha già stanziato 420 milioni di euro per sovvenzionare 51 progetti di connettività backbone. Ulteriori 540 milioni di euro saranno investiti tra il 2025 e il 2027 per finanziare progetti di infrastrutture digitali, tra cui cavi sottomarini intelligenti, dando priorità ai progetti strategici di cavi di interesse europeo (CPEI), portando il finanziamento totale a 1 miliardo di euro nell’ambito del programma CEF Digital.