Le Offerte Pubbliche Iniziali (IPO): cosa sono, come stanno andando e quali vedremo nel 2025

| 06/03/2025

Scopriamo lo strumento finanziario delle IPO, ovvero le offerte pubbliche iniziali con le quali le società vogliono quotarsi in borsa. Il loro andamento globale nel 2024 e cosa aspettarci nel 2025.

Un’offerta pubblica iniziale (Initial Public Offering, IPO) è un particolare strumento finanziario che, detto in estrema sintesi, consente ad una società di quotarsi su un mercato regolamentato. Tramite l’IPO essa può ottenere la diffusione dei propri titoli al pubblico degli investitori. In Italia la società in questione deve redigere un Prospetto Informativo e informare in maniera preventiva la Consob.

In buona sostanza, queste società si aprono agli investimenti e allo sbarco in Borsa. Il processo, ovviamente, non è automatico, ma necessita di tempo, di analisi della proposta da parte degli organi proposti, di fasi di due diligence con raccolta di informazioni e verifica delle stesse prima di arrivare al collocamento nel mercato azionario, da cui poi si originerà la negoziazione sui titoli. 

Come sono andate le IPO nel 2024

In una situazione globale che vede guerre, inflazione e cambiamenti epocali in settori economici, nel 2024 le IPO non hanno avuto grossi contraccolpi nel mercato globale. Anche perché lo scorso anno abbiamo avuto il taglio dei tassi di interesse, come fa notare Visual Capitalist nel riportare l’andamento delle offerte pubbliche iniziali nel 2024 (con dati che a sua volta provengono dal Global IPO Trends Report di Ernst and Young).

C’è insomma maggiore fiducia da parte degli investitori, anche in assenza di gravi contraccolpi mondiali, in particolare nel settore tecnologico, che sta vivendo un momento di grande fioritura grazie al mercato dei semiconduttori e all’ascesa irresistibile dell’intelligenza artificiale.

Tuttavia, hanno registrato delle buone prestazioni anche le IPO legate ai settori più industrialmente detti, automotive incluso (spicca l’avanzata dei marchi cinesi, leader in particolare nella mobilità elettrica), nelle infrastrutture, nell’e-commerce e nel commercio al dettaglio.

Tecnologia, industria e beni di consumo a livello mondiale hanno rappresentato in termini di volume e proventi nel 2024 il 60% sul totale.

L’exploit delle IPO indiane nel 2024

Gli Stati Uniti guidano la classifica 2024 delle IPO in termini di proventi, ma è l’India a conquistare il primo posto in termini di volumi: ben 327 offerte pubbliche iniziali nell’anno solare, la maggior parte delle quali riconducibili alle piccole e medie imprese. Quelle più grandi, dal valore rispettivamente di 3 miliardi di dollari e di 1,3 miliardi, invece, sono quelle legate a Hyundai Motor India e a Swiggy, una realtà indiana di ordini e consegna a domicilio di cibo. Chi invece ha registrato delle medie di rendimento notevoli è stata la Cina, con IPO le cui performance hanno toccato nel 2024 il 123,9%.

Quali IPO vedremo nel 2025: da Shein a Cisalfa

Si stima che in questo 2025 il mercato delle IPO resterà vivace, anche grazie al possibile proseguimento della riduzione dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali. Lungo l’anno arriveranno anche delle IPO molto attese, come quella del colosso del fast fashion (non privo di qualche controversia) Shein. Attesa la quotazione a Londra, con una IPO che dovrebbe aggirarsi sui 6,6 miliardi di dollari.

I settori tecnologici, non solo quelli legati all’intelligenza artificiale, continueranno ad essere mattatori nel 2025 se consideriamo che potrebbe presto fare il suo ingresso in Borsa Discord, la piattaforma di comunicazione usata in particolare dai videogiocatori di tutto il mondo, e che ha una valutazione di 15 miliardi di dollari.

Attese per la loro prima quotazione anche Klarna e Revolut, per il settore dei pagamenti online. Non mancano ovviamente le realtà rampanti nell’IA, come CoreWave o Databricks. Come riporta infine Forbes Italia nel nostro Paese potrebbero far partire le proprie IPO Cisalfa Sport (valutata un miliardo di euro) e Aeroitalia, che punta ad una quotazione al più tardi nel primo trimestre del 2026.

L’articolo qui pubblicato rientra in una collaborazione tra IF-Italia nel Futuro e Visual Capitalist, che ci consente di attingere alle sue banche dati.
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