Byd consolida la sua presenza in Europa attuando una serie di strategie volte da una parte a trattare con alcune case automobilistiche europee per la creazione di un pool anti-sanzioni e dall’altra creando nuovi stabilimenti e incontrando 300 fornitori italiani.
Byd, il 20 e il 21 febbraio incontra i fornitori italiani
Byd rafforza la sua presenza in Europa con due nuovi stabilimenti.
Il primo sara’ operativo in Ungheria da ottobre 2025 e l’altro in Turchia, entro marzo 2026.
Per garantire una produzione efficiente, inoltre, Byd ha organizzato due giornate di incontri, il 20 e 21 febbraio, a Torino, con circa 300 fornitori italiani.
All’incontro sara’ presente Alfredo Altavilla, Special Advisor per il mercato europeo dell’azienda cinese di auto elettriche, e un rappresentante del Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy).
L’obiettivo è assegnare le forniture per i circa 500mila veicoli che saranno prodotti negli stabilimenti di prossima apertura in Europa.
“Abbiamo bisogno di una filiera locale e le aziende italiane hanno già dimostrato la loro competitività con i costruttori tedeschi”, ha spiegato Alfrefdo Altavilla.
Byd vuole essere un rilevante player europeo
Byd vuole essere un vero player europeo del settore, come gia’ aveva annunciato la Executive VP, Stella Li, al World Car Person of the Year 2025.
Il colosso cinese dell’auto elettrica sta, infatti, trattando con alcune case automobilistiche europee anche per la creazione di un pool anti-sanzioni, ovvero venderebbe crediti di carbonio per aiutarle a rispettare i limiti più restrittivi imposti dall’Unione Europea sulle emissioni di CO2, che sono entrati in vigore dal 1 gennaio 2025, evitando loro, cosi’, multe miliardarie.
Sebbene non si sappia ancora con chi stia trattando, Byd, in realta’, sta replicando le mosse gia’ messe in campo da due cordate. Una che mette insieme Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru, supportata da Tesla e l’altra che riunisce Mercedes, Polestar, Volvo Cars e Smart.
