Dopo aver cancellato il nucleare a seguito di Cernobyl, ora gli esperti sottolineano come i recenti investimenti tecnologici e i nuovi livelli di sicurezza del nucleare possano rappresentare una occasione importante di accelerazione nei processi di trasformazione energetica del mondo.
I data center che alimentano l’intelligenza artificiale e il cloud computing stanno spingendo la domanda e la produzione di energia verso livelli inimmaginabili sino a poco tempo fa.
Il consumo globale di elettricità potrebbe aumentare fino al 75% entro il 2050, un incremento generato essenzialmente dalle esigenze di calcolo dell’intelligenza artificiale.
Esigenze energetiche sempre maggiori
I data center che alimentano l’intelligenza artificiale e il cloud computing potrebbero presto diventare tanto grandi da richiedere energia pari a quella consumata da intere grandi città.
E così, mentre la corsa verso nuove soluzioni di calcolo aumenta sempre più, si rischia di porre i progressi tecnologici e i loro dispiegamenti, che spingono per esigenze energetiche sempre maggiori, in contrasto con gli obiettivi di sostenibilità delle stesse aziende che guidano la corsa tecnologica.
“Un nuovo data center che ha bisogno della stessa quantità di elettricità di Chicago o Madrid o Roma, non può che essere progettato avendo bene in mente tali esigenze energetiche, che richiedono una potenza stabile, al 100%, 24 ore al giorno, per 365 giorni all’anno.
Attenzione verso l’energia nucleare
Dopo anni di attenzione alle energie rinnovabili, le principali aziende tecnologiche mondiali si stanno ora rivolgendo all’energia nucleare per la capacità che essa ha di fornire energia massiccia in modo più efficiente e sostenibile.
Google, Amazon, Microsoft, e Meta sono tra i nomi più in vista tra le grandi aziende multinazionali che stanno esplorando o investendo in progetti di energia nucleare. Le enormi richieste di energia dei loro data center e modelli di intelligenza artificiale che richiedono infrastrutture di calcolo sempre maggiori e sempre più affamate di energia, segnano l’inizio di una nuova tendenza a livello di settore.
Dopo che il nucleare è stato in gran parte cancellato in passato a causa di timori diffusi su crolli e rischi per la sicurezza (Cernobyl fu il caso scatenante), ma anche di una costante disinformazione che ha drammatizzato tali preoccupazioni, gli esperti stanno evidenziando ormai da tempo come i recenti investimenti tecnologici e i nuovi livelli di sicurezza del nucleare possano rappresentare una occasione importante di accelerazione nei processi di trasformazione energetica del mondo.