Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con Delega all’Innovazione, chiude i lavori di ComoLake 2025. 7 sessioni, ovvero 7 aree strategiche dove la trasversalità dell’innovazione tecnologica ha saputo trovare l’opportuna declinazione, consapevole del fatto che ciascuno di questi settori deve essere interoperabile con l’altro, in una visione extraterritoriale, che ha visto l’Africa il primo e importante ponte a cui interconnettersi per creare un sistema sempre meno verticale, ma sempre più aperto, dove l’Italia si presenta come driver tecnologico. L’Africa è un continente che vanta 52 Stati sovrani, che ha l’età media più giovane del Pianeta. L’Africa ha bisogno di crescere, vuole crescere e la tecnologia non può non essere quel motore propulsivo che spingerà questo continente ad essere protagonista indiscusso del prossimo futuro. L’Africa guarda l’Italia come driver tecnologico, chiedendo supporto per acquisire le competenze e accrescere le tecnologie. L’Italia guarda l’Africa, come ha ricordato il Sottosegretario Alessio Butti, nel suo discorso conclusivo, “in maniera biunivoca. Non solo per ragioni di business, per esportare tecnologia”, ma per supportare il continente africano in una loro reale crescita e formazione, che possa essere a sua volta portatrice in Europa di risorse specializzate. Il Governo, nella persona del Sottosegretario Alessio Butti, ha lanciato delle importanti proposte alla platea di ComoLake 2024. Sebbene il Governo abbia stanziato 1 miliardo per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, diventa sempre più importante la presenza del finanziamento privato, soprattutto ora che è in discussione il disegno di legge sull’intelligenza artificiale. E’ necessario uno strumento che consenta ai privati di partecipare agli investimenti sull’AI in Italia possibilmente remunerando rapidamente i propri investimenti. Un’altra proposta nasce dall’importanza del dato e dalla possibilità di creare un’Agenzia del dato nazionale che coordini e monitori l’accesso alle nuove tecnologie come punto unico di responsabilità. L’obiettivo non sarebbe solo quello di garantire la tracciabilità e la qualità del dato raccolto ed elaborato, ma evitare che i processi decisionali basati sugli algoritmi possano diventare opachi. La fattibilità e la realizzazione di queste proposte sarà preceduta da un lavoro rilevante di semplificazione legislativa che andrà a ricadere sul CAD. Il forte interesse delle Big Tech d’oltreoceano nell’investire in Italia è apparso palpabile a ComoLake 2024, trovando riscontro nella professionalità e nella evidente capacità della moltitudine di nostre aziende di essere all’avanguardia e pronte alla collaborazione. E’ necessario creare un terreno ancora più fertile perché si possa essere pronti ad agire con consapevolezza ed autonomia anche dopo il 2026, senza l’ausilio del PNRR.
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